MONTALTO DI CASTRO – Paura per due sorelle di Arezzo in vacanza a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo. Il mare era mosso, le due ragazze tra i 20 e i 25 anni, stavano nuotando quando sono finite in una “buca” che si era formata a causa della corrente.
A salvarle sono stati i cani bagnino della Sics (scuola italiana cani salvataggio) in servizio in quel tratto del litorale laziale.
Il mare sabato era mosso fin dalla mattinata e le correnti avevano formato una voragine a pochi metri dalla riva. Una vera e propria trappola per chi entrava in acqua per fare il bagno. E in quella buca sono finite le due ragazze di Arezzo, Fany e Gabriella, di 25 e 29 anni che stavano facendo il bagno nel primo pomeriggio.
Sono stati attimi di paura e terrore. Le ragazze, visto che la corrente si era improvvisamente alzata, annaspavano e non riuscivano a raggiungere la spiaggia. Fortunatamente sono state avvistate dalle Unità Cinofile in servizio a circa 100 metri di distanza dalla spiaggia.
Sono immediatamente intervenuti Pedro, golden retriever di 7 anni e Mira, labrador miele di 6 anni insieme ai loro conduttori che, una volta messe in sicurezza, le hanno fatte attaccare all’imbraco galleggiante dei cani per riportarle a riva. I bagnini a 4 zampe insieme ai due conduttori hanno riportato a terra le ragazze che sono state immediatamente tranquillizzate.
“Le ragazze sono rimaste insieme ai cani bagnino e si sono volute fare una foto con loro. Non accade spesso dopo i salvataggi, spesso le persone, e lo comprendiamo, vanno via appena toccano riva. Invece, magari, restare con gli amici a 4 zampe, accarezzarli, farsi coccolare, può essere anche una pet therapy utile per superare il momento di paura”, dice Roberto Gasparri della Sics.
Quella di sabato è stata una giornata particolarmente impegnativa per i cani bagnino e i loro conduttori. Infatti la voragine che ha rischiato di far annegare le due sorelle toscane si era aperta la mattina e già prima di pranzo i cani bagnino erano entrati in azione per salvare una donna di 52 anni, Alina Maria, che era finita dentro la buca avendo la prontezza tuttavia di mettersi ad urlare per richiamare l’attenzione.
“Nella stessa giornata ci sono state altre persone che sono andate in difficoltà per quella voragine, tanto che nel pomeriggio abbiamo deciso di presidiare il tratto di spiaggia che è davanti per impedire che le persone si immergessero proprio in quel tratto di mare”, racconta infine Gasparri.