Frosinone – Ruberti e De Angelis, il complotto per eliminarli dalla politica e dal potere

In ciociaria in due (Pompeo e Buschini) sono già pronti a prendere le redini del comando ed è già tutta da ridere

FROSINONE – Ruberti-De Angelis, si diradano le nubi su una bega tra correnti tutta interna al Partito Democratico. Da giorni, ovvero da quando ha iniziato a circolare il famoso video dell’animata discussione tra il capo di gabinetto del sindaco di Roma Albino Ruberti, Vladimiro De Angelis (assicuratore fratello di Francesco) e Adriano Lampazzi (sindaco di Giuliano di Roma) si è detto e soprattutto scritto di tutto.

Scoprire la verità che si nasconde dietro a quelle parole dette in un momento di ira da Albino Ruberti è diventato lo sport preferito di molti addetti ai lavori. Non per i ciociari o per chi conosce davvero i protagonisti.

Non parleremo del video che ha scatenato un terremoto politico ma cercheremo di capire chi lo ha utilizzato in questo momento storico per mettere le mani su Roma e sul Lazio.

Questo è il luogo dove è avvenuta la discussione

Nel frattempo la Procura della Repubblica di Frosinone ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di minacce. Anche gli studenti al primo anno, di qualsiasi facoltà di Giurisprudenza, sanno che il reato di minaccia è procedibile per querela di parte. Al momento querele non sono non ce ne sono state ma neanche ci saranno. La Procura si è attaccata ad un cavillo per cui la procedibilità è d’ufficio. Questi casi, in virtù del nuovo terzo comma dell’art. 612 del c.p., che è stato introdotto dal D.Lgs. n. 36/2018 con decorrenza dal 9 maggio 2018, si verificano se la minaccia è commessa, ad esempio, da persona travisata, con scritto anonimo, con armi, valendosi della forza intimidatrice derivante da associazioni segrete (esistenti o supposte), ecc., che sono, tra l’altro, le ipotesi contemplate dall’art. 339 c.p.

Dunque la Procura di Frosinone, tirata per la giacchetta a destra e manca dai detrattori di Ruberti De Angelis sarà costretta a chiudere quel fascicolo perché non ci sono elementi forti per proseguire le indagini.

In realtà tutto questo gran can-can, come detto, ha prodotto le dimissioni del potentissimo Albino Ruberti ed ora si è spostato su Francesco De Angelis che, secondo alcuni, dovrebbe dimettersi anche dalla presidenza del Consorzio Industriale Unico del Lazio.

Il perché quel gruppo di amici abbia discusso è molto più semplice e banale di quanto si voglia far credere. Non ci sono polizze, progetti, finanziamenti o altro ma solamente “affetti” politici e tifoseria di una corrente piuttosto che l’altra.

Un bicchiere in più a tavola ha fatto sicuramente la differenza.

Questo è un frame del video. Si notano una fascetta tonda e del filo spinato sul tubo. Due indizi importanti

Il problema era ed è politico. Il video è servito per fare fuori un uomo, Ruberti, diventato non solo potente ma capace di ridisegnare il potere politico romano. Oggi ne parlano tutti male o con disprezzo ma fino a ieri erano col cappello in mano davanti al suo ufficio.

Torniamo però al primo giugno scorso. A Frosinone si vota. Enrico Letta ha tenuto il solito comizio accademico a sostegno del candidato sindaco Domenico Marzi.

Come di sovente accade, per defaticare il cervello messo a dura prova da Letta, si cerca di scappare dalle cene di partito e si cerca un locale lontano dalla confusione.

Questo gruppo di amici decide di andare a cena anche per definire i futuri scenari politici. Parliamo delle future elezioni regionali ovviamente.

Questa la fascetta nera ripresa nel video

La discussione filmata avviene a fine cena, quando gli argomenti più seri vengono sviscerati.

Si sarà discusso anche di calcio ma la partita che ha scatenato reazioni è politica.

Le squadre in campo sono due e fanno capo ai “capitani” Leodori e Gasbarra.

Albino Ruberti, per un motivi politici personali vuole blindare la futura consiliatura di Sara Battisti. Lui che conosce bene le dinamiche del Partito Democratico è consapevole della necessità di un suo intervento. Il presidente della squadra vincente è un certo Goffredo Bettini il quale è stato categorico con i suoi: “Gasbarra deve essere il sostituto naturale di Zingaretti e niente primarie”.

Sara Battisti per essere riconfermata in un momento politico come questo ha bisogno di una spalla forti di un numero di preferenze consistente e per questo occorre l’alleanza con Mauro Buschini. Quest’ultimo non gode delle simpatie di Ruberti che lo costrinse (a ragion veduta) alle dimissioni quando scoppiò il caso concorsopoli di Allumiere. Buschini è però il figlioccio (combina guai) di De Angelis. Si deve trovare il modo indolore per fare pace e per questo si organizza una cena strategica.

Il filo spinato sul discendente immortalato nel video

Mettere insieme i due “ragazzi”, Mauro e Sara è piuttosto facile.

Il problema è trovare la quadra sul capitano e la squadra da tifare.

Da una parte Ruberti con Gasbarra, dall’altra De Angelis con Leodori.

Gli animi si scaldano quando Albino Ruberti rivendica il ruolo avuto quando era capo di gabinetto di Zingaretti.

Lui è riuscito a riunire i vari consorzi industriali (Roma, Frosinone, Latina e Rieti) in un consorzio industriale unico facendo confermare Francesco De Angelis.

Su questo argomento qualcuno in preda al tasso alcolemico ha sbagliato a parlare e Ruberti ha avuto quella reazione scomposta. Altro che corruzione o chissà che altra masturbazione mentale.

Il video girato dal primo piano di via Cavour, all’altezza del civico 42, ha creato uno tsunami politico senza precedenti.

Dal 2 giungo in poi quelle immagini volano di chat in chat. Tutti ne sono a conoscenza o ne hanno visto un pezzo. Anche in Regione.

La finestra del bagnetto che si affaccia sul vicolo in questione

Se le cose stanno così perché solo oggi quella ripresa furtiva fatta nell’oscurità di un buio appartamento ha avuto il suo epilogo solo adesso?

In ciociaria vince quasi sempre la destra ma la sinistra se la suona e la canta come vuole.

Chi poteva avere interessi a far uscire quel video?

Ne abbiamo parlato con una persona molto vicina a De Angelis, Mauro Vicano che le male lingue lo indicano tra gli indiziati alla diffusione del girato e che al contrario lo abbiamo visto sinceramente dispiaciuto per quello che sta attraversando il suo amico Francesco: “Tutti abbiamo visto quel video, eravamo in piena campagna elettorale e di lì a poco c’è stato il ballottaggio tra Domenico Marzi e Riccardo Mastrangeli. Se qualcuno avesse voluto colpire De Angelis o il Partito Democratico avrebbe usato quel filmato in quei giorni. La verità va cercata altrove, non certo a Frosinone”.

Via Cavour a Frosinone

Vicano è persona perbene e anche se vittima dei pregiudizi ad orologeria del Partito Democratico si capisce lontano un chilometro che nulla ha a che fare con questa vicenda.

Bisogna trovare chi ha girato il video. Indizi e i particolari di alcuni fermo immagine portano, come detto, al primo piano del civico 42 di via Cavour, proprio alle spalle del ristorante dell’ultima cena.

Qui ci abita un sindacalista, Franco De Bellis. professore di ginnastica ed un passato con il partito socialista e simpatie per il centrosinistra.

Gli abbiamo fatto notare alcuni particolari ripresi in quel filmato. Un frame in particolare sembra essere stato immortalato da una finestrella che si trova su un ballatoio nel vicolo di congiunzione di via Cavour con via Minghetti.

Lui nega e dice che potrebbe essere stata la signora che gli abita sopra. Non è accusato di alcun tipo di reato. Ha fatto probabilmente quello che fanno tutti oggi. Riprendono risse e discussioni e mandano lo “scoop” fai da te a questo o quell’amico.

Il sindacalista è anche un professore di ginnastica, gioca a calcetto per tenersi in allenamento.

Tra i suoi compagni di divertimento c’è anche Mauro Buschini, ex presidente del Consiglio regionale, costretto alle dimissioni per la Concorsopoli di Allumiere, ma anche altri politici assai noti in Ciociaria.

Abbiamo parlato con De Bellis cercando di farci raccontare di più sull’accaduto visto che lui sembra essere l’autore di quelle immagini che nega di aver fatto: «Non lo so proprio dire, anche perché mi pare che quando è successo io stavo fuori, stavo con tutti quanti fuori, non stavo nemmeno a Frosinone. Ero al paese con la mia famiglia dal 2 al 4 giugno». L’uomo dunque ha negato di avere il video sul suo telefonino, ma ha ammesso di averlo visto mentre passava di mano in mano: «Sì anche io l’ho visto, sì, logico, girava, ma l’ho visto dopo, successivamente».

Quando gli abbiamo fatto notare il particolare ripreso da quella finestrella sul ballatoio De Bellis lancia una bomba: «Le immagini sono state girate dalla finestra sopra alla mia. Quel cannucciato è lì da un paio di giorni. Da quello che mi risulta, io non lo so perché… ci sono diversi video, ci stanno pure altri che girano. Così mi hanno detto. Davanti al ristorante». Ribadisce ancora una volta di non essere stato a Frosinone: «Che poi io il 2 giugno io stavo giù al paese con la famiglia, siamo tornati il quattro, perciò…». Ma, come detto, il video risale al giorno precedente.

Cerchiamo dunque di scovare “sicario politico” di Ruberti?

Al di là delle parole pronunciare in un momento di isteria da Albino Ruberti (provate voi a gestire i problemi di Roma) chi è che con un solo colpo ha deciso di fare fuori lui e De Angelis?

In un solo colpo via i grandi progetti sui rifiuti. A chi fa comodo che non si realizzi più il termovalorizzatore dove ACEA aveva pronto un investimento di spesa per centinaia di milioni di euro?

Chi è che vuole mettere le mani sul consorzio di De Angelis che, come noto, ha mandato pieno sul controllo dei progetti legati al PNRR finanziati attraverso la Regione Lazio?

Un gruppo di amici ha sicuramente esagerato nella degenerazione della lite e nelle parole usate ma di certo c’è stato un “gruppo di fuoco” che ha saputo muoversi ad orologeria ma non ha ancora portato a termine il lavoro.

Già perché adesso l’obiettivo è far dimettere De Angelis dal ruolo che ricopre. Solo a quel punto l’operazione si potrà considerare chiusa e archiviare l’argomento.

Infine Buschini Pompeo si propongono già come alternative a De Angelis ma non ne sono all’altezza, non ne hanno i numeri e sembrano quasi felici di quanto accaduto.

 

– Segue