ROMA – L’esordio alla regia di Paola Cortellesi (produzione Wildside per Vision) e la serie ‘M’, tratta dai libri di Antonio Scurati (The Apartment, gruppo Fremantle) sono i due nuovi set che si apriranno a breve a Cinecittà. Gli studios, oltre 80 anni di storia, tremila film e 51 Oscar, sono a pieno regime, racconta al Lido durante Venezia 79 l’ad di Cinecittà SpA, Nicola Maccanico.
“Si è aperta una nuova era – ha detto – Il 2022 fotografa un bilancio di significativa crescita con gli Studi integralmente occupati, una tendenza confermata per la prima parte del 2023. Il 70% delle produzioni è internazionale, e rileva la presenza significativa di coproduzioni. A Cinecittà oggi si girano film, serie, programmi per la tv, documentari, spot. Un’istantanea dinamica: i teatri accolgono produzioni delle major e delle piattaforme, cinema d’autore, serialità spettacolare, docu, film indipendenti”.
Tra le produzioni 2022 ospitate Book club 2 con Diane Keaton, Jane Fonda, Candice Bergen, regia di Bill Holderman (Paramount), il film di Angelina Jolie dal romanzo di Alessandro Baricco, Without blood, con Salma Hayek e Demián Bichir (The Apartment), Domina 2 con Kasia Smutniak (Cattleya per Sky), Conclave di Edward Berger con Ralph Fiennes e Stanley Tucci (Filmnation), Finalmente l’alba, il prossimo film di Saverio Costanzo con Lily James e Willem Dafoe (Wildside), poi il nuovo film di Pietro Castellitto (The Apartment), Il Comandante, nuovo film di Edoardo De Angelis scritto con Sandro Veronesi (O’ Groove, Indigo Film, Rai Cinema).
Dagli attuali 19 teatri si arriverà a 24, mentre se tutto andrà a buon fine altri 8 teatri saranno costruiti sul terreno di Torre Spaccata della Cassa depositi e prestiti, oggetto di pre accordi, con 16 ettari all’aperto in più.
Sulla tecnologia grandi passi avanti: il Teatro 6 per riprese virtuali a 360⁰, e il nuovissimo T18, uno smart stage con il ledwall per riprese virtuali più grande d’Europa, uno dei più avanzati al mondo, per ricreare ogni tipo di ambiente digitale ad altissima definizione: una tecnologia in uso per le maggiori produzioni americane.