CERVETERI – Come i nostri lettori ricorderanno, finì in rissa la notte elettorale a Cerveteri, con un consigliere municipale di Roma al pronto soccorso e i carabinieri costretti ad accorrere al comitato elettorale del candidato sindaco di centrodestra Gianni Moscherini.
Erano quasi le 23, le urne stavano per chiudersi e gli scrutatori ai seggi stavano cominciando le operazioni di spoglio del ballottaggio quando la tensione, nel centrodestra, cominciò a salire.
I risultati subito negativi, la sconfitta si va delineando all’orizzonte (la candidata del centrosinistra Maria Elena Gubetti alla fine sarà eletta sindaco con il 52,95% dei voti) e comincia la resa dei conti.
Al comitato elettorale, Moscherini non era ancora arrivato quando i diverbi verbali diventano vere e proprie aggressioni fisiche. C’erano Roberta Angelilli, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, accompagnata da due dirigenti romani, Stefano Erbaggi (primo dei non eletti in Campidoglio) e Paolo Hollijwer, consigliere in II Municipio di Roma Capitale. Roberta Angelilli viene offesa verbalmente ed in modo scomposto dalla Belardinelli. Questa la scintilla che ha fatto scattare la rissa. A distanza di un paio di mesi emerge che, tra gli aggressori di Paolo Hollijwer e sostenitori della Belardinelli c’erano almeno tre pregiudicati già protagonisti di atti di violenza nei loro corposi curriculum. Proprio uno di questi, in particolare, avrebbe dei precedenti specifici per rissa e lesioni. Stavano al fianco della Belardinelli e, quest’ultima, almeno fino ad oggi, non si è mai dissociata dal quel vile gesto.