La cooperativa (onlus) si occupa di progetti di inclusione socio-lavorativa di persone svantaggiate, tutela di anziani, disabili, minori e di centri accoglienza di immigrati
TARQUINIA – Ancora una volta ci troviamo difronte ad una frode vergognosa a danno di persone indifese. Questa volta però è la stessa cooperativa sociale onlus, Alicenova, a denunciare ai carabinieri un suo dipendente.
A prendere carta e penna è stato Andrea Spigoni, presidente pro-tempore della coop, che ha messo, nero su bianco, una serie di accuse pesantissime nei confronti di un dipendente licenziato non appena scoperte le sue bravate. Andiamo per ordine. Qualche giorno fa, il presidente di Alicenova si è presentato dai carabinieri per protocollare una dettagliata denuncia nei confronti di S.A. civitavecchiese che lavorava con loro.
Alicenova è una cooperativa sociale onlus impegnata in progetti di inclusione socio lavorativa di persone svantaggiate, servizi alla persona in favore di anziani disabili psico-fisici, minori e accoglienza di persone migranti richiedenti asilo.
Nel documento consegnato ai militari dell’Arma, il presidente dichiara che dal 2019, la cooperativa da lui presieduta, risulta aggiudicatrice delle annuali gare di appalto per l’espletamento del servizio denominato ” Sportello tematico per l’informazione, orientamento e gestione tutele, curatele e amministrazioni di sostegno” nei comuni del Distretto 1 Roma 4 (Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa, Allumiere) per l’anno 2022.
Tra i vari compiti delegati alla cooperativa ai dipendenti la gestione, su delega dei sindaci dei comuni del distretto, degli atti amministrativi, contabili e pratici, degli assistiti a loro affidati.
Alicenova, aveva incaricato S.A. ad effettuare i prelievi di denaro contante necessario al loro sostentamento utilizzando carte bancomat intestate ai beneficiari di amministrazione di sostegno.
Una delle assistenti di sostegno, nell’effettuare un prelievo per conto di un soggetto posto sotto tutela, scopriva insoliti prelievi in contanti effettuati da S.A. mentre si trovava in ferie.
Insospettita da queste transazioni anomale l’assistente sociale contattava il 37enne civitavecchiese chiedendogli spiegazioni che non hanno però convinto la stessa che ha subito avvisato il presidente Andrea Spigoni.
Quest’ultimo, effettuate le verifiche sui conti bancari affidati al dipendente S.A. e scoperti ammanchi continui provvedeva all’immediato licenziamento dello stesso.
Da quel controllo, il presidente di Alicenova, ha scoperto che S.A. era stato per lungo tempo il solo ad avere accesso a quei conti.
Non solo, emergevano gravissime incongruenze e rilevanti ammanchi di denaro dai conti correnti intestati ai beneficiari.
Immediata la segnalazione ai sindaci dei comuni interessati per far rimuovere immediatamente le deleghe al loro dipendente infedele.
Su 59 conti correnti passati al setaccio dal presidente Spigoni risultano prelevati, in maniera impropria o comunque senza giustificativi, oltre 101mila euro.
La denuncia per peculato adesso è nelle mani della Procura di Civitavecchia.