Cerveteri – L’ex sindaco Pascucci trascinato in tribunale da Moscherini

Una presunta incandidabilità ed ineleggibilità dell’ex sindaco sollevata in sede giudiziaria. Il giudice del Tribunale di Civitavecchia, Gianluca Gelso, ha fissato l’udienza l’11 gennaio 2023

CERVETERI – Fuoco incrociato di ricorsi sulla elezione di Alessio Pascucci a consigliere comunale di Cerveteri (da dove si è poi dimesso) e di Ladispoli.

Secondo le tesi dei ricorrenti, l’elezione dell’ex sindaco di Cerveteri e consigliere metropolitano di Roma, sarebbe viziata all’origine, in quanto Pascucci non si sarebbe proprio potuto candidare.

Saranno ben due i giudici a doversi occupare del caso: l’ex candidato sindaco del centrodestra, oggi consigliere comunale, Gianni Moscherini ha infatti fatto ricorso, lo scorso 4 agosto, al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Mentre Roberto Coniglione, un cittadino elettore di Ladispoli, ha adito la giustizia ordinaria, con un atto di citazione presentato in sede civile presso il Tribunale di Civitavecchia.

Ma andiamo con ordine: entrambi i ricorsi partono da una premessa comune: ai sensi del Tuel, il testo unico degli enti locali, Pascucci in quanto consigliere metropolitano di Roma (equiparato nella legga ad un consigliere provinciale) e soprattutto in quanto sindaco di Cerveteri in carica al momento delle elezioni dello scorso giugno, non avrebbe potuto candidarsi in un altro Comune (Ladispoli), secondo quanto previsto dall’articolo 56 del Tuel: «I consiglieri provinciali, comunali o di circoscrizione in carica non possono candidarsi, rispettivamente alla medesima carica in altro consiglio provinciale, comunale o circoscrizionale».

Secondo l’avvocato Toni De Simone, che ha curato il ricorso per il signor Coniglione, «La causa di incandidabilità prevista per i consiglieri comunali si riferisce senz’altro anche al sindaco, che partecipa a pieno titolo alle funzioni del Consiglio. A tal proposito, come detto, si tratta di incandidabilità e non di incompatibilità», che Pascucci era convinto di aver rimosso semplicemente dimettendosi, una volta eletto, da consigliere comunale di Cerveteri e optando per Ladispoli.

«L’incandidabilità – prosegue l’avvocato De Simone – rappresenta una particolarissima causa di ineleggibilità e si riferisce alla mancanza dei requisiti necessari per l’accesso alla carica elettiva, che comporta una inidoneità funzionale assoluta ad essere eletti, senza possibilità di rimozione, come invece accade per l’incompatibilità, che non incide sulle elezioni».

«Inoltre, sempre ai sensi dell’articolo 56 del Tuel – prosegue il legale – c’è da evidenziare come Pascucci era Sindaco a Cerveteri e si è candidato alla medesima carica di Sindaco a Ladispoli, contravvenendo anche in questo caso alla disposizione normativa che si estende anche e soprattutto ai sindaci, essendo volta ad evitare conflitti di interesse».

Il ricorso mira ad accertare e dichiarare l’incandidabilità ed ineleggibilità di Pascucci.

Il giudice del Tribunale di Civitavecchia Gianluca Gelso ha fissato l’udienza l’11 gennaio 2023.

Lo stesso avvocato De Simone rappresenta invece Gianni Moscherini dinanzi al giudice amministrativo, adito per annullare la delibera numero 30 del Consiglio comunale di Cerveteri, con cui è stato eletto il presidente del Consiglio comunale e per annullare la convalida degli eletti dello stesso comune cerite, avvenuta il 13 luglio scorso. «La delibera di elezione del presidente del consiglio è viziata dalla partecipazione alla discussione dello stesso Pascucci, che era ineleggibile, come risulta dai verbali del consiglio, in cui l’ex sindaco ha proposto la conferma di Carmelo Travaglia alla presidenza del consiglio comunale».

«In tema di ineleggibilità – scrive l’avvocato De Simone – il giudice amministrativo non ha giurisdizione esclusiva e trattandosi di diritto soggettivo sussiste la giurisdizione del giudice ordinario. Tuttavia, in ragione delle dimissioni date nella medesima seduta del consiglio comunale del 13 luglio, non sussiste alcuna possibilità per alcun cittadino di introdurre questo tipo di giudizio (ecco perché il ricorso civile è stato presentato da un elettore di Ladispoli, dove Pascucci è ancora in carica, ndr). Pascucci, essendo consigliere metropolitano e a quel punto consigliere comunale di Ladispoli, non era eleggibile a Cerveteri. Nella prima seduta occorreva contestare tale circostanza allo stesso Pascucci, sospendere il consiglio comunale e dichiarare decaduto lo stesso Pascucci, disponendone la surroga per poi procedere agli adempimenti successivi».

« Nulla di tutto ciò – prosegue il legale – è stato fatto, anzi il Pascucci ha partecipato alla discussione e alla votazione del presidente del consiglio comunale. In caso di mancata adozione delle opportune misure cautelari, il consiglio comunale di Cerveteri non sarà presieduto da un Presidente regolarmente eletto per tutto il tempo del giudizio».

Moscherini chiede quindi l’annullamento della delibera di elezione del presidente e nell’immediato la sospensione dell’atto, evidenziando come il Consiglio potrebbe sanare la situazione eleggendo un nuovo presidente con un “corpo elettorale” non viziato dalla presenza di Pascucci, che si è ormai dimesso.

 

 

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