È il 1945 quando Angelo Molinari, padre di Mafalda, esperto profumiere e conoscitore dei segreti della miscelazione, comincia i suoi esperimenti per creare un prodotto di altissima qualità: la Sambuca Extra
CIVITAVECCHIA – Domattina il Consiglio Comunale, su proposta del presidente Emanuela Mari, conferirà la cittadinanza onoraria a Mafalda Molinari, in occasione della sua scomparsa, il 19 ottobre di sette anni fa. Tra le fondatrici dell’azienda di famiglia insieme ai fratelli e al padre Angelo, Mafalda Molinari «riuscì, con pazienza e devozione» si legge nella delibera, «a condurla fino alla notorietà dei giorni nostri e a rendere il marchio “Sambuca Molinari” prestigioso e apprezzato anche a livello internazionale». «Di grande statura professionale e morale, fu tra le prime donne, fin dagli anni Cinquanta, ad avere un ruolo attivo nel mondo industriale». L’infaticabile impegno la portò ad essere attivissima nel sostegno sociale alla sua città anche attraverso la Fondazione Molinari – pur conservando una riservatezza che le faceva preferire la lontananza dalla mondanità – fino ad entrare in Consiglio comunale e poi in Senato, andando a rappresentare il territorio che tanto amava nelle fila di Alleanza nazionale. Una donna dalla vita eccezionale che ha lasciato una traccia indelebile a Civitavecchia e che domani sarà giustamente celebrata.
1945 La nascita di un’icona: la Sambuca Molinari
Civitavecchia. È il 1945 quando Angelo Molinari, esperto profumiere e conoscitore dei segreti della miscelazione, comincia i suoi esperimenti per creare un prodotto di altissima qualità: la Sambuca Extra. Un liquore dal gusto inconfondibile, a base di anice stellato, la cui ricetta è tutt’oggi segreta. Ha inizio così la storia dell’azienda Molinari. Di lì a poco la Molinari si diffonde in tutta Roma grazie all’intraprendenza di Angelo e dei suoi figli, Marcello e Mafalda, che la fanno conoscere ai ristoratori di via Veneto. Un drink consumato con alcuni chicchi di caffè al suo interno, che diventa presto emblema di un’epoca mondana piena di fascino, e ispirazione per la Dolce Vita del maestro Federico Fellini.
Sono tanti i vip, attori e sportivi, che si alternano come testimonial delle campagne pubblicitarie Molinari.
Persino Frank Sinatra, grande estimatore della Sambuca Molinari, ne è così entusiasta da scrivere una lettera alla famiglia Molinari in cui ne tesse le lodi.
Nel 1967 entra in azienda Antonio Molinari, ad affiancare i fratelli. L’ascesa dell’inconfondibile liquore all’anice è inarrestabile e, a seguito del grande successo ottenuto, il primo complesso industriale di Civitavecchia viene affiancato da un secondo: nel 1974 viene inaugurata a Colfelice (Frosinone) la Molinari Sud S.p.A., un nuovo stabilimento ad alto livello di automazione, con una capacità produttiva che arriva a battere il record di 60.000 bottiglie al giorno. Questo complesso industriale è progettato per rispondere ai costanti sviluppi del mercato italiano ed estero e rappresenta un gioiello tecnologico.
Dal 1975, in seguito alla scomparsa di Angelo Molinari, i figli ne raccolgono l’eredità continuando a imporre il marchio Sambuca Molinari in Italia e nel mondo. Nel 2006 Mafalda, figlia di Angelo, dedica al padre la Fondazione Angelo Molinari, con lo scopo di promuovere, organizzare e sponsorizzare iniziative di carattere scientifico. Innumerevoli le attività svolte dalla Onlus: donazioni di attrezzature mediche agli ospedali, organizzazione di convegni medici, congressi e workshop in Italia e nel mondo.