Civitavecchia – Fratelli d’Italia di entrare in maggioranza non ci pensa proprio

I vertici romani non si fidano di Iarlori e lo mettono sotto tutela. Tutto quel che dice o fa deve avere il “VISTO” di Silvestroni

CIVITAVECCHIA -“In merito all’articolo pubblicato sull’edizione odierna de Il Messaggero: “FdI pronti a entrare in maggioranza”, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia dichiara quanto segue: “La ricostruzione della situazione politico-amministrativa e l’impressione del partito “pronto a rientrare” offerte nel predetto articolo appaiono del tutto fuorvianti e strumentali e danneggiano la credibilità e l’immagine del partito stesso e dei suoi consiglieri comunali.

FdI è stato estromesso dalla maggioranza con un atto politicamente arbitrario e unilaterale da parte del sindaco Tedesco, che ancora oggi a distanza di due anni non ha offerto alcuna valida giustificazione e motivazione per quanto accaduto.

Il gruppo consiliare è unanime nel ritenere che non sussistano le condizioni nemmeno per prendere in considerazione l’ipotesi di un rientro in maggioranza. Su troppe e sostanziali questioni siamo stati in disaccordo con la maggioranza in questi due anni, e ” l’ unità del centrodestra” non può essere auspicata a corrente alternata e secondo le convenienze del momento e di qualcuno.

Non siamo interessati a poltrone o gestione di posti di potere, ma pretendiamo il rispetto di patti e impegni presi in primis con gli elettori e la città, come ha sottolineato Giorgia Meloni nella sua ultima visita a Civitavecchia.” Così il gruppo consiliare di FdI in una nota.

A questa occorre aggiungere dell’altro. Abbiamo scoperto un documento molto interessante di Fratelli d’Italia che mette sotto tutela il presidente del circolo “Giorgio Almirante” Paolo Iarlori.

Quest’ultimo più famoso per le carnevalate all’interno della propria federazione è stato infatti rimesso al proprio posto e cioè responsabile di circolo ma, ogni sua iniziativa, deve essere autorizzata da Roma. Il tutore è per il momento ancora Marco Silvestroni che vigilerà sulle scomposte iniziative che, di fatto, non è responsabile (politicamente) neanche di se stesso.

Forse è l’unico responsabile di circolo sotto tutela in tutta Italia. Contento lui…