VITERBO – Si sono concluse le celebrazioni per la Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate in piazza del Comune a Viterbo. Il 4 novembre del 1918 l’armistizio di Villa Giusti che sancì la resa dell’impero austro-ungarico all’Italia.
“In questo giorno – ha detto il prefetto di Viterbo Antonio Cananà – non possiamo non ricordare i tanti che hanno perso la vita nella grande guerra ed esprimere loro onori e gratitudine. Il loro sacrificio, che non va mai dimenticato, testimonia la tragicità delle guerre. Quella guerra che oggi sta infliggendo morte, violenza e fame ai nostri fratelli ucraini”.
Dopo lo schieramento della compagnia d’onore interforze, l’ingresso dei medaglieri e dei labari delle associazioni combattentistiche e d’arma e dei gonfaloni della città e della provincia di Viterbo, è stato suonato l’inno nazionale ed è stata data lettura ai messaggi del presidente della Repubblica e del ministro della Difesa.
Nel suo intervento la sindaca Chiara Frontini si è rivolta ai bambini e ragazzi delle scuole presenti alla cerimonia. “Che questa giornata – ha detto la prima cittadina – sia per voi seme di cosa significa sacrificarsi per la propria nazione. Il 4 novembre ci ricorda la fine del primo conflitto mondiale. Da allora è iniziato quel processo di unificazione che oggi tutte le istruzioni italiane garantiscono. Viterbo è sempre orgogliosa della sua tradizione e identità militare, è riconoscente verso quei soldati che hanno sacrificato la propria vita per un’Italia unita, indipendente, libera e democratica. Un grazie ai tanti concittadini che lontani da casa garantiscono la nostra democrazia”.