Il noto avvocato ex poliziotto ha comunque fatto felice “Fabrizietto” che adesso ha in mano tutto
CIVITAVECCHIA – Un “vaffa” bello e buono prima di riconsegnare le deleghe, poche, che l’avvocato Matteo Mormino aveva ottenuto quale consigliere della CSP in quanto referente nominato nel cda in quota Lega.
Fabrizio Lungarini (comunista ribelle), è stato invece nominato in quota Lista Tedesco.
Fin da subito ha praticamente lasciato il lavoro nello studio del padre (avvocato pure lui) per dedicarsi “anema e core” alla Civitavecchia Servizi Pubblici.
I risultati si sono visti, a maggio ha portato il bilancio in parità e per la prima volta è pronto a presentare un bilancio in attivo (dice lui) anche se ormai a tutti è noto che il Comune dovrà rimettere mani al portafogli e ripianare una perdita che supera già di molto il milione di euro.
Cosa sarà mai accaduto di così grave da spingere un ex poliziotto e stimato avvocato come Matteo Mormino a lasciare le deleghe nelle mani di Lungarini?
Divergenze di vedute? Azioni poco chiare? Attività poco lucide? Ingerenze? Decisioni sbagliate? Tentativi di scrivere qualcosa non discusso nei cda? Chissà…
Una cosa è certa, adesso il presidente Fabrizio Lungarini avrà una vera opposizione all’interno della CSP, gestione che è già stata segnalata all’ANAC e alla Corte dei Conti per alcuni atti compiuti di recente.
Il sindaco Ernesto Tedesco dovrebbe riflettere su quanto accaduto e chiedere qualche spiegazione in più ai due contendenti.