L’attività è stata svolta dagli uomini della Sezione Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera Aerea
FIUMICINO – Sette arresti e 60 perquisizioni in tutta Italia. È il bilancio dell’operazione svolta dalla Polizia su disposizione della Procura di Roma nell’ambito di una indagine relativa al traffico di vari tipi di sostanze stupefacenti: Gbl, ovvero la “droga dello stupro”, il mefedrone e la cocaina.
L’attività è stata svolta dagli uomini della Sezione Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, coordinati dal Servizio Centrale Operativo e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. Nelle indagini coinvolta anche la Squadre Mobile in 45 province della penisola.
In diversi periodi sono «state arrestate 87 persone e il sequestro di 200 kg di Gbl, pari a circa 380.000 dosi singole, nonché all’oscuramento, adottato grazie alla collaborazione del Servizio della Polizia delle Comunicazioni, di cinque siti internet utilizzati come canale di approvvigionamento della droga», spiega una nota del procuratore di Roma, Francesco Lo Voi.
«Le indagini – sottolinea il procuratore di Roma – hanno delineato uno scenario allarmante sulla diffusione della sostanza perlopiù approvvigionata mediante siti internet olandesi, dove la sostanza può essere legittimamente commercializzata, cosi favorendo una nuova forma di imprenditorialità criminale “fai da te” anche nell’ambito del traffico di droga. Le indagini sono state coordinate dall’aggiunto Giovanni Conzo.
Proprio la commercializzazione illegale delle droghe – aggiunge Lo Voi nella nota – sulle reti informatiche risulta una modalità di diffusione insidiosa e difficile da contrastare, in quanto consente l’accesso al mercato clandestino di un numero potenzialmente indefinito di clienti ed offre la possibilità ai consumatori, soprattutto quelli più giovani, di acquistare la sostanza direttamente da casa, senza dover entrare in contatto con lo spacciatore, ricevendola a domicilio in confezioni, – conclude – spedite per posta con la garanzia di riservatezza del contenuto».
La rete dei centri antiviolenza Di.Re ricorda alle giovani donne di andare in discoteca con le amiche, di non perdersi di vista e di tornare a casa insieme: le relazioni tra donne sono il miglior modo di proteggersi dalle violenze, anche da quelle perpetrate tramite la droga dello stupro.