Società Canottieri Piediluco: spunta una lista di presunti soci morosi

Terni, acque agitate alla Società Canottieri di Piediluco

Sebastiano Pasero per “Umbria7.it”

TERNI – È uno dei salotti buoni della città. Anzi, un salotto galleggiante. Sulle sponde del lago di Piediluco. Dove professionisti, imprenditori e sportivi amano prendere il sole.
Ma nelle ultime settimane le acque si sono agitate alla Società Canottieri di Piediluco. Scambi risentiti nella chat del circolo e arrivano persino le lettere degli avvocati.

Colpa di una lista di presunti morosi che è apparsa prima nel forum Canottieri 1936 di Telegram e poi sulla analoga chat di WhatsApp.
Una tirata di orecchie per chi non sarebbe in regola con le quote: 950 euro l’anno pagano i soci ordinari (che hanno diritto di voto); 350 euro i soci senior che hanno il solo diritto alla parola.
Dopo le pubblicazioni, nel salotto galleggiante volano colpi di remi.
C’è chi punta il dito contro i morosi e chi parla di procedura claudicante e di “disservizio” procurato da una pubblicazione da piazza virtuale, con contenuti peraltro tutti da verificare.
Nella lista ‘affissa’ in chat (per un breve periodo) ci sarebbero addirittura deceduti decennali, senza contare i nomi di chi ha pagato e sbandiera le ricevute dei bonifici.
Se non bastassero i chiarimenti tramite smartphone, ecco quelli con carta e penna: c’è chi si è rivolto all’avvocato Dino Parroni che ha scritto alla Società sollevando questioni di forma e sostanza.
Il salotto galleggiante si prepara dunque con il coltello tra i denti al rinnovo del consiglio di amministrazione composto da sette persone. Rinnovo per aprile 2023.
Non è un mistero che già tre anni fa ci fu una dura battaglia. Sul tavolo la gestione di quasi 300mila euro l’anno. Con la nuova amministrazione sono cambiate molte certezze, come la coppia indiana che si occupava della manutenzione ordinaria e che a fine 2021 è stata liquidata. Per la cura del verde e delle strutture ora si fa ricorso a ditte esterne. I soci scontenti sottolineano le spese e l’attivazione di un prestito fino a 160mila euro legato ad una serie di interventi graduali.
Tra questi stenta a prendere quota il campo da tennis oggetto di carotaggi e fermo da mesi.
La lista dei presunti morosi, il campo groviera, i bilanci, saranno oggetto della prossima campagna elettorale.
Un clima poco salottiero per un circolo che giustamente vanta natali ultracentenari e rapporti formali ma fino ad ieri cordiali.
Sempre cortese ma poco propenso alla comunicazione il presidente Alessandro Romagnoli. Un peccato non raccogliere il suo punto di vista.