Viterbo – Mercatino di Natale, Cardenia: “Il Comune permetta a padri e madri di famiglia di svolgere il proprio lavoro”

“Gli ambulanti non hanno perso un’occasione come hanno dichiarato Sindaco e Assessore, la verità è che sono stati privati di una occasione che con anni di sacrificio si erano costruiti”

VITERBO – “Avevo sostenuto questa giunta perché nei loro progetti elettorali c’era una particolare attenzione per il comparto degli ambulanti e soprattutto c’era la seria intenzione di riportare il mercato settimanale al centro della città” E’ Vincenzo Cardenia
dirigente nazionale GOIA FENAPI (ambulanti e piccoli imprenditori) delegato per Viterbo a parlare ed affondare il colpo contro la decisione della nuova amministrazione di spostare l’ormai storico mercatino di Natale da piazza del Sacrario a boulevard Marconi.
Riteniamo che l’amministrazione si sia comportata in modo troppo superficiale verso gli ambulanti che avevano fondato il mercato di Natale una trentina di anni fa.
Nei mercati esistono le postazioni strategiche per motivi di maggior affluenza di pubblico e per motivi “affettuosi” tra clienti e operatori, ciò significa che se con gli anni un ambulante si è creato una clientela, è logico che preferisce farsi trovare sempre allo stesso posto.
Gli ambulanti storici del mercatino natalizio avevano semplicemente chiesto di restare nella piazza dove erano abituati a stare per decenni.
Questo l’amministrazione non lo ha capito oppure ha fatto finta di non capire, come se stessero giocando a scacchi hanno spostato l’ossatura storica del mercatino in via Marconi sostituendoli con altri eventi e altri espositori in piazza del Sacrario, risultato: gli ambulanti si sono sentiti obbligati a rinunciare, visti i tempi che corrono, lasciare il certo per l’incerto non è consigliabile per nessuno“.

A Cardenia e gli associati sale però un dubbio…

Visto come sono andate le cose abbiamo un leggero sospetto che l’obiettivo del Comune era proprio quello di ottenere la rinuncia degli ambulanti”.

Passo indietro del Comune 
Come associazione chiediamo all’amministrazione se c’è la possibilità che facciano un piccolo passo indietro in extremis per permettere a padri e madri di famiglia di svolgere il proprio lavoro e chiediamo inoltre, di prestare attenzione agli uffici tecnici del settore, tra qualche mese c’è la Fiera dell’Annunziata per la quale non si parla del rinnovo delle concessioni come previsto dalle leggi nazionali, più o meno ci sono gli stessi problemi per il mercato per il quale ci esprimeremo a tempo debito, per adesso teniamo fede ancora alle promesse ricevute nel primo e ultimo incontro preliminare avuto nel mese di Agosto, nonostante abbiamo perso per suo volere un canale di comunicazione con l’amministrazione nella persona di Simone Onofri, restiamo a disposizione per qualsiasi confronto attraverso le vie ufficiali”.