Acquapendente – Anche Brenci lascia la Lega: «Fate buon viaggio, partito gestito da dilettanti»

«In pochi anni sono riusciti a dissipare migliaia di voti. Partito in mano a gente con la passione per le poltrone»

ACQUAPENDENTE – Il consigliere comunale più votato di tutta la provincia di Viterbo, Alessandro Brenci, ha definitivamente lasciato la Lega.

Un partito che ha subito un tracollo verticale e, secondo il suo pensiero, guidato da persone che non hanno a cuore i territori e i loro rappresentanti. In una lunga lettera sfogo dell’ormai ex esponente della Lega tutto il suo disappunto per come si sia ridotto il partito di Salvini.

«Sono riuscito ad entrare in profondità nei cuori degli elettori Aquesiani – dichiara il consigliere comunale – senza alcun sostegno politico provinciale o regionale dei vertici della Lega. Nonostante questo ho ottenuto circa 400 preferenze. Consigliere comunale più votato della Tuscia. Altri, con incarichi dirigenziali, hanno preso poco più della metà dei miei voti. È molto difficile convincere gli elettori e i numeri però parlano da soli. Prima in «Lega Federalista» poi nel 2015 in «Noi con Salvini» quindi ho iniziato a credere nel progetto Lega sul nostro Territorio.

Con il passare degli anni – prosegue Brenci – questa mia enfasi è andata sempre più scemando a causa di insanabili divergenze con la direzione provinciale della «Lega Viterbese», sempre più impegnata a nuovi acquisti sul mercato e premiando di fatto i «cambi di casacca» a chi invece si impegnava quotidianamente sul territorio mettendoci la propria faccia.

Neanche un consenso elettorale così elevato ha permesso un mio coinvolgimento diretto per evitare altri tracolli della Lega nella nostra Tuscia. Tracolli in termini di consensi arrivati ad oltre il 60% in meno di voti. Mai sono arrivati gli attestati di stima per il lavoro svolto né di richiesta di collaborazione all’interno del direttivo provinciale che, di fatto, non è mai esistito!

Solo una semplice richiesta di rivestire il ruolo di coordinatore comunale della Lega ad Acquapendente. Incarico da me prontamente rifiutato vista la mancanza di tatto utilizzata.

L’importante è dare risalto a chi «cambia casacca”. Ormai la «Lega Viterbese», complice il direttivo regionale, sta diventando sempre più una scatola vuota di contenuti, di progetti politici ma, cosa più importante, di consensi.

Nessun progetto, nessuna idea, nessun coinvolgimento delle varie realtà territoriali che avrebbero potuto «realmente e non a chiacchiere», frenare il tracollo di consensi mai avuto prima.

Solo la vergognosa «prova di forza» a soli 20 giorni dalle recenti elezioni nazionali tramite l’assurda revoca di ogni incarico a tutti i coordinatori comunali della Lega, vero motore di propaganda sul territorio viterbese. Ad oggi ancora inspiegabile. I risultati usciti dalle urne parlano chiaro ed un buon politico, anche locale, deve saperli interpretare e, nel caso di sconfitta, assumersene le responsabilità. Nulla di tutto ciò è accaduto. La politica si fa con passione e cuore. Ho atteso una richiesta di chiarimento dal direttivo regionale, invano.

Ho quindi maturato la sofferta decisione di «uscire» da «questa Lega» che non mi rappresenta e che, visti i risultati ottenuti, non rappresenta più neanche il nostro territorio. Resterò comunque – chiosa Brenci -nell’area di centrodestra ed alle prossime elezioni regionali darò il mio consenso solo ad un politico serio ed onesto rappresentativo del mio, nostro, territorio no a chi salta sul cavallo solo perché vede una poltrona dove accomodarsi. Buona strada a «Voi della Lega».

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