Frosinone – Il mega stipendio di Buschini pagato dai cittadini ciociari. Intervengano ANAC e Corte dei Conti

La legge sugli Egato, approvata anche dallo stesso ex Presidente del Consiglio regionale, non prevede spese. Quindi, tutte le indennità, stipendi, strutture, ecc. saranno a carico delle già disastrate finanze dei comuni. Che si rifaranno sui cittadini con inevitabile aumento della TARI

FROSINONE- Al peggio non c’è mai fine. Con Allumiere non si è toccato il fondo perché oggi sono riusciti ad andare oltre.

Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, Mauro Buschini è riuscito a fuggire dal giudizio popolare e strappare un immeritato incarico da 8mila euro al mese. Secondo la regione non inconferibile, perché non nominato dalla regione stessa, ma dagli amministratori comunali, ma sicuramente incompatibile. E, aggiungiamo, ai limiti della decenza (per essere buoni).

Pochi mesi fa Buschini ha votato la legge costitutiva degli Egatoche, a distanza di pochissimo tempo, gli garantirà 8 mila euro al mese per 5 anni. Per questo, nel giorno dell’approvazione della norma, ha esultato con tanto di comunicato stampa. Aveva già immaginato la sua “fuga dall’elettorato”.

Quello che abbiamo scoperto, però, è ancora peggio della “semplice” nomina alla presidenza Egato. La legge 14 del 25 luglio 2022 (Disciplina degli enti di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani), all’Art. 11 (Clausola di non onerosità), prevede che “Dall’attuazione della presente legge non derivano oneri a carico del bilancio regionale”.

Una legge, quindi, che istituisce carrozzoni senza mettere un euro. Sorge, allora, un dubbio. Chi pagherà il mega stipendio di Buschini. E’ presto detto. Ci penseranno i comuni. I sindaci e gli amministratori locali che hanno votato l’ex Presidente del consiglio regionale, vedranno peggiorare le loro già disastrate finanze per “mantenere” la buonuscita di Buschini dalla regione e salvare i precari equilibri all’interno del PD ciociaro.

Le brutte notizie, però, non sono finite. Questi costi qualcuno li dovrà pagare e alla fine sarà, come sempre, il povero cittadino a farsene carico. Magari pagando una TARI più alta.

Per i poveri comuni, poi, arriverà un’altra mazzata. Il comma 12 dell’art. 3 della legge 14/2022 prevede che “il patrimonio dell’EGATO è costituito da un fondo di dotazione istituito, all’atto della costituzione dell’Assemblea, dai comuni sulla base della rispettiva quota di rappresentanza all’interno dell’Egato; eventuali conferimenti in natura effettuati dai comuni nonché ogni altro conferimento in natura, beni o servizi…

Il carrozzone messo in piedi da Buschini e i suoi colleghi di maggioranza di centrosinistra, dunque, graverà sui comuni ciociari che si vedranno costretti ad aumentare le tasse. Mentre lo stesso Buschini, appena eletto, resta anche all’interno del Consiglio regionale non rinunciando alla carica di consigliere. Doppio incarico e doppio stipendio e, per dirla alla Totò, E IO PAGO!!!

Non resta, ora, che aspettare un intervento della Corte dei Conti e dell’ANAC, così come invocato dalla consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Laura Corrotti: “In questi anni ne avevamo viste tante: prima abbiamo assistito impotenti alla nomina di tutti i candidati del PD che non erano stati eletti in tutti i posti di vertice del governo regionale e negli enti, nelle agenzie e nelle Ipabregionali, poi è stata la volta della concorsopoli di Allumiere e dello scandalo delle mascherine, passando per la svendita dell’Atere del Forlanini ma quello che sta accadendo in questi giorni è di sicuro il punto più basso dei dieci anni della sinistra al governo della Regione Lazio. Utilizzare le istituzioni per far quadrare il cerchio delle candidature e sistemare la faida – sottolinea – tra correnti interna al PD sul territorio è qualcosa di indegno. L’elezione odierna di Buschini a Presidente dell’EGATO di Frosinone, il risarcimento per essersi dimesso da Presidente del Consiglio regionale all’indomani dello scandalo di Allumiere, nonostante gli appelli dell’opposizione a fermare questa nuova stipendiopoli laziale, dà l’idea dello stato comatoso della sinistra. Sanno di perdere e occupano ogni poltrona possibile: intanto da oggi il consigliere regionale Buschini è incompatibile e per questo chiediamo le immediate dimissioni. Tutto questo nel silenzio del cosiddetto campo largo, evidentemente costruito anche grazie a queste prebende, e del candidato D’Amato impegnato a promettere posti di lavoro ai precari della sanità laziale e ad inaugurare nuovi reparti negli ospedali laziali, quando i pronto soccorso sono al collasso, senza posti letto e medici e con liste d’attesa interminabili. A questo punto, visto che la sinistra non ha intenzione di fermarsi nemmeno di fronte all’indignazione dell’opinione pubblica, l’unica soluzione è rivolgerci all’ANAC e alla Corte dei Conti”.

La Concorsopoli di Allumiere, purtroppo, non ha insegnato nulla. Fa bene la deputata di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo, la più attiva contro le “zingarettate” dell’ultimo quinquennio, a ricordarlo: “L’ex presidente Buschini, dopo Concorsopoli, riesce nell’impresa di farsi nominare presidente (da consigliere in carica) in un ente costituito poco fa con una legge regionale. Lo schema è sempre lo stesso: Egato è la nuova Allumiere. Il Pd laziale non è un partito, è un navigator”.

Per terminare in bellezza, dopo Allumiere e dopo la nomina di Buschini all’Egato di Frosinone, manca solo la ciliegina sulla torta. Magari sotto forma di trasferimento nella struttura Egato(perché la legge prevede anche che l’Ente si doti di apposito personale) degli idonei della Concorsopoli del piccolo comune dei monti della Tolfa, precedentemente amministrato da Antonio Paquini. Prima di essere spedito a casa dal voto popolare. Quel voto che Buschini non ha avuto il coraggio di affrontare.

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