Gli ultimi atti vandalici hanno imposto una riflessione sul futuro di sicurezza e decoro cittadino
VITERBO – Decoro urbano, abbiamo incontrato l’assessore Emanuele Aronne, colui che detiene la delega, insieme all’Urbanistica, al Comune della città. A lui il commento degli ultimi atti vandalici compiuti sui muri del quartiere medioevale, tra abitazioni private ed edifici storici, ad opera di sconosciuti writer. San Faustino e San Pellegrino, le zone allegramente imbrattate anche a terra, con tanto di bombolette lasciate sul “luogo di lavoro”.
“Inizierei subito distinguendo le azioni vandaliche dal decoro urbano.
Se abbandonano un divano in mezzo alla strada il Comune può toglierlo il prima possibile, pur non avendo nessuna responsabilità, ma non possiamo di certo correre dietro a teppisti dell’ultima ora. Imbrattare un muro è una ferita al cuore della città. Contro chi non ha educazione ed amore per Viterbo l’amministrazione può fare poco o nulla. Di certo aumenteremo il numero delle telecamere per potenziare il controllo dei quartieri, che sarà garantito anche dalle nuove assunzioni della polizia locale”.
Decoro urbano cittadino quali interventi in programma?
“A pochi mesi dal nostro insediamento abbiamo fatto una prima analisi: segnaletica, cestini, facciate, ecc…per avere un quadro complessivo della situazione che vada oltre gli interventi spot, che pure portiamo avanti quotidianamente.
Stiamo già pensando alla nuova segnaletica stradale e turistica in sostituzione di quella odierna diventata fatiscente. Il piano di recupero del centro storico sarà lo strumento che utilizzeremo per sistemare diverse situazioni, ad esempio il progetto dehors su cui ci concentreremo ora che è passata l’emergenza Pnrr, con tempi molto ristretti che hanno richiesto la nostra massima concentrazione per dare le giuste risposte ai cittadini”.
Indecorosi anche molti edifici nel più bel centro medioevale d’Europa…
“Cominceremo a rivedere l’immagine della città. Vorremmo risolvere il problema di fili elettrici o cavi delle antenne sospesi sulle facciate, o cassette telefoniche deturpanti, stiamo facendo tutte le analisi del caso, che non è proprio semplice, poiché molti gestori di servizi elettrici o telefonici non passano dagli uffici del comune, ma essendo anche loro interessati a progetti che guardano alla sostenibilità estetica cercheremo un dialogo che porti ai risultati sperati”.