Orte – Al convento di San Bernardino arriva Jimmy Ghione, con il sindaco l’appello per salvarlo

L’inviato di Striscia la notizia in quello che fu un meraviglioso complesso, al suo interno anche delle tombe di epoca etrusca, destinato a morire e già in parte depredato

ORTE – Il Convento dedicato al grande predicatore popolare San Bernardino da Siena fu  realizzato grazie al lascito testamentario di una facoltosa famiglia ortana nel 1464 ed affidato da sempre ai seguaci di Francesco di Assisi, che vi svilupparono nei secoli il luogo privilegiato di formazione dei giovani alla Regola di Vita francescana. San Bernardino da Siena lasciò ad Orte il segno del suo passaggio con l’ideogramma scolpito sugli stipiti, oltre a San Giovanni da Triora, nel 1816 martire francescano in Cina. Un luogo sempre  profondamente amato dagli ortani, che nei secoli vi hanno celebrato matrimoni e ricorrenze felici della loro vita, ma solo fino al 1994, anno del suo abbandono. Da quel momento i quasi 7000 metri quadrati della struttura sono diventati  preda di chiunque. Ed oggi lo stato di abbandono continua ad essere testimoniato da incuria e devastazione che ha fatto inorridire anche Jimmy Ghione alias “Indiana Ghiones”, all’avventura, per Striscia la notizia, di casi italiani da salvare, come questo di Orte.

Tetto crollato, pozze d’acqua, materassi a terra, sporcizia, oltre ad un pozzo  all’aria aperta senza nessuna protezione.

Eppure, dall’ottobre 2021 il complesso immobiliare del Monastero di San Bernardino dovrebbe avere un commissario straordinario, secondo apposita ordinanza comunale del 1 ottobre 2021 : “Entro il più breve tempo possibile e comunque non oltre 15 giorni dalla data dell’ordinanza (1/10/2021), il custode giudiziario dovrà procedere all’interdizione all’ingresso dell’immobile mediante apposizione di idonea recinzione; la messa in sicurezza dell’immobile e delle strutture pericolanti; la messa in atto di attività di pulizia straordinaria, sanificazione e bonifica dai rifiuti presenti”.

 

Interno

L’interno è a navata unica con quattro altari laterali, si presenta oggi con l’aspetto conferito dalla ristrutturazione settecentesca, ma spoglio e devastato dai tanti anni di abbandono e da atti di vandalismo.
Le tele non ornano più gli altari, rimangono solo vuote mostre di intonaco screpolato; la macchina dell’altare maggiore è stata rimossa e rimane solo il nudo piedistallo, ornato dall’emblema di San Bernardino.
Il soffitto è decorato da motivi geometrici e angeli, sulla parete di sinistra è affrescato l’Arcangelo e Tobiolo, sull’arco trionfale campeggia l’Emblema di San Bernardino, circondato da angeli e santi, sulla parete di destra San Michele arcangelo che trafigge il demonio.
Dietro l’altare è il bel coro ligneo, deturpato da atti vandalici; l’ambiente prende luce da due vetrate colorate, al centro delle quali è affrescata la Madonna col Bambino, che trafigge il serpente con una lancia.
Da una porta posta a sinistra dell’area presbiteriale si accede alla bella sagrestia lignea, anch’essa purtroppo deturpata dai vandali.
Il chiostro seicentesco del convento è interamente decorato da affreschi racchiusi entro modanature in gesso, raffigurano, probabilmente, scene della vita di San Bernardino e ritratti di personaggi francescani, sono molto guasti per l’umidità e quasi illeggibili.
Al piano terra del convento si trova la bella sala del Refettorio, molto vasta, ma anche qui i vandali hanno lasciato pesantemente il segno del loro passaggio, sulla parete di fondo è raffigurata, come d’uso per l’ambiente, l’Ultima cena.
Ai piani superiori del convento, nell’ala di più nuova costruzione, si trovano i dormitori, le aule e una bella cappella, interamente affrescata ai primi del XIX secolo da Padre Puri.

Indiana Ghiones si è quindi diretto dal primo cittadino Dino Primieri per lanciare un appello affinché qualcuno salvi tale patrimonio: “Era un vecchio monastero venduto 15 anni fa dai Francescani a privati poi messo all’asta andata più volte deserta. Abbiamo provato a metterlo Mettetelo in sicurezza, ma più chiudiamo e più di divertono ad entrare  – afferma il sindaco – ora stiamo pensando di chiudere la strada come estrema soluzione”. Anche Ghiones è d’accordo e dà appuntamento al sindaco per la fine di aprile, ma prima insieme lanciano un appello: “Qualcuno compri questo meraviglioso posto”.

Rivedi il video di Striscia la notizia:

https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/striscialanotizia/indiana-ghiones-e-il-convento-abbandonato-di-orte_F312062001114C11