Paolo Cortesini e Catia Livio, condannati dai magistrati contabili insieme al sindaco di Fiumicino, sono inseparabili. Dopo aver lavorato in coppia a Fiumicino, dal 2019 (prima della sentenza della Corte) sono a LazioDisco. Il primo è Direttore Generale e Responsabile della Corruzione nonostante il danno alle casse del comune
ROMA – Il poltronificio della giunta Zingaretti non conosce limiti, neanche di fronte a sentenze della Corte dei Conti per un danno erariale.
Gli incarichi elargiti al Direttore Generale LazioDisco, Paolo Cortesini, e a Catia Livio, anche se precedenti alla condanna dei magistrati contabili, dovrebbero essere attenzionate in maniera diversa dalla regione Lazio. Anche se non effettuate con un atto diretto della regione (ma con Delibera del cda, comunque di nomina regionale) la giunta sarebbe dovuta intervenire quantomeno per criteri di opportunità.
Innanzitutto per il fatto che Cortesini (Direttore Generale) non è certo una figura di secondo piano all’interno dell’Ente pubblico regionale LazioDisco. Poi perché, dopo la condanna della Corte dei Conti insieme alla sua collega Catia Livio e in attesa del terzo grado di giudizio, sarebbe stato opportuno evitare che i due continuassero a lavorare insieme (strano che la coppia si sia ricomposta, dopo i disastri con Montino al comune di Fiumicino, all’interno dell’Ente pubblico LazioDisco). Infine, e a molti è sfuggito, per il fatto che Cortesini, all’interno di LazioDisco, ricopre anche il ruolo di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Insomma, a tutto c’è un limite.
Paolo Cortesini, Catia Livio e il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, circa un anno fa sono stati condannati dalla Corte dei Conti per aver causato un danno per le casse del Comune.
montinoSecondo i magistrati, avrebbero fatto ricorso sempre agli stessi due avvocati esterni, per sette anni consecutivi. I tre erano stati assolti in primo grado “perché il fatto non sussiste”, ma la sentenza d’appello ha ribaltato la situazione.
Per i giudici, infatti, i vertici del Comune “avrebbero conferito – si legge nella sentenza -, in modo continuativo e senza rispettare le disposizioni di legge, incarichi (150 in tutto, ndr.) per l’assistenza legale dell’Ente a due avvocati esterni, pur in presenza di un Ufficio legale. Negli atti di assegnazione, il Responsabile dell’avvocatura avrebbe omesso di effettuare ogni verifica circa la possibilità per gli uffici di svolgere l’attività oggetto del mandato, contravvenendo con ciò al principio di autosufficienza amministrativa. Inoltre, i due avvocati in questione incaricati dall’Ente, non erano iscritti all’albo comunale e, pertanto, sarebbero stati individuati sulla base di una scelta totalmente discrezionale“.
Non solo. Secondo la Corte dei Conti, “nessuna verifica sarebbe stata effettuata circa le tariffe applicate dagli stessi, né indagini sul costo o confronti con altri professionisti, in quanto gli atti di affidamento sarebbero avvenuti ‘in via continuativa per blocchi di attività’, in palese violazione degli artt. 20 e 27 d.lgs. n. 163/2006 nonché dei principi di imparzialità, trasparenza, buon andamento e parità di trattamento dell’azione amministrativa”.
Secondo la Corte dei Conti Montino dovrà risarcire 76.696 euro, Cortesini 26.133 euro e Livio 79.559 euro. Si tratta di una vicenda legata ad alcune consulenze legali prestate al Comune di Fiumicino dal 2010 al 2017.
Dunque, nonostante la condanna della Corte dei Conti, la “strana coppia” Cortesini-Livio continua, insieme, con incarichi di tutto rispetto all’interno di LazioDisco. Rispettivamente Direttore Generale (e Responsabile prevenzione della corruzione e della trasparenza) e “Supporto al Direttore Generale”. Si “supportano” a vicenda. Nel silenzio della regione Lazio guidata da Zingaretti (fino a tre mesi fa), Leodori, D’Amato e dalle grilline Lombardi e Corrado.