Lazio, la Lega mette in discussione la ripartizione dei seggi ed è subito bagarre. A rischio il seggio di Valentina Paterna

Invece di meditare sul perché c’è stata una vera e propria emorragia di voti hanno presentato una memoria al Viminale e alla Corte d’Appello in base alla quale a Fratelli d’Italia spetterebbero tre consiglieri in meno

ROMA – Questa è una notizia che riguarda la ripartizione dei seggi del consiglio regionale della Pisana tra i vari partiti politici.

Secondo quanto riportato dagli uffici di via delle Botteghe Oscure, la Lega ha presentato una memoria alla Corte d’Appello di Roma e al Ministero dell’Interno per mettere in discussione la ripartizione provvisoria e ufficiosa dei seggi, comunicata allo stesso ministero.

In base a questo, sembra che Fratelli d’Italia potrebbe avere tre consiglieri in meno rispetto ai 22 sinora immaginati a causa di una ridistribuzione dei seggi tra gli alleati. Questa situazione sta creando preoccupazione tra i membri del partito che temono di essere esclusi dal consiglio della Pisana, mentre altri sperano di poter accedere allo scranno sfumato.

È importante sottolineare che si tratta di una situazione provvisoria e ufficiosa e che la proclamazione ufficiale potrebbe ancora modificare la situazione.

In particolare, racconta una fonte a RomaToday, il Carroccio chiede una diversa interpretazione sull’assegnazione dei dieci seggi del cosiddetto “premio di maggioranza”. La Lega vorrebbe che l’attribuzione fosse slegata dalle circoscrizioni elettorali (una per ogni provincia ndr.), “già rappresentate e tutelate nel metodo di attribuzione dei ⅘ dei seggi”, ma venisse effettuata in base ai voti ottenuti da ogni singola lista.

In questo modo Fratelli d’Italia perderebbe tre consiglieri: uno su Viterbo, uno su Rieti e uno su Frosinone. Ne entrerebbero invece tre su Roma: uno ciascuno per Lega, Forza Italia e Lista Rocca.  

Se così fosse resterebbero fuori dal consiglio regionale tre aspiranti consigliere: Valentina Paterna (Viterbo); Eleonora Berni (Rieti) e Alessia Savo (Frosinone). Entrerebbero invece: Tony Brugnolo della Lega; l’escluso illustre di Forza Italia, Enrico Cavallari e Civita Di Russo.

Ovviamente qualcuno negli uffici politici della Lega invece di fare conti matematici su percentuali e metodi di conteggio e assegnazione dei seggi dovrebbe meditare su come sia stato possibile dissipare un patrimonio di voti di questa portata in soli cinque anni.

Invece di reclamare seggi con la carta bollata qualcuno dovrebbe pensare bene di rassegnare le dimissioni o ricominciare a fare politica dai territori per lungo tempo lasciati in mano a persone inadeguate e, soprattutto, incapaci.