Viterbo – Fiera dell’Annunziata, il triste declino delle tradizioni viterbesi

Vie semideserte, poche bancarelle e poche persone nonostante fosse un giorno prefestivo

VITERBO – La Fiera dell’Annunziata era un appuntamento imperdibile per i viterbesi e per gli studenti che approfittavano dell’evento per marinare la scuola.

Cesti di vimini, sedie impagliate, mercato degli animali domestici, novità per pulire vetri o affettare legumi. Era anche l’appuntamento con il banco dei cedri di Pasqualina a piazza del Plebiscito. Con la sua scomparsa anche la tradizionale Fiera sta lentamente scomparendo.

Non sappiamo se a causa dell’alto costo degli stalli o la concomitanza di altri eventi che però non siamo riusciti a trovare. Fatto sta che da Porta Romana a scendere a piazza del Plebiscito una lunga via chiusa al traffico veicolare con tre o al massimo quattro bancarelle.

Piazza del Comune, dove le fioriere l’hanno fatta da padrone, la desolazione era evidente e non solo perché, come detto, mancava il gigantesco banco colorato dal giallo dei cedri di Pasqualina (quanto manca a questa città) ma c’era ben poco da vedere e da acquistare.

Via Ascenzi in ribasso. Piazza del Sacrario di una tristezza immensa dove i vuoti erano maggiori delle presenza. Via Cairoli deserta così come piazza San Faustino. Fila dai porchettari ma solo nelle ore del pranzo per il resto pochi affari e tanta, tanta tristezza.