A chi lo accusa di essere sempre assente dai banchi del Comune risponde con la sua proposta culturale
VITERBO – Vittorio Sgarbi, assessore alla Bellezza della città e sottosegretario alla Cultura nel governo Meloni, ha presentato la sua relazione su quanto fatto per Viterbo dal giorno del suo insediamento, nonostante le numerose assenze. Nove mesi illustrati dalla sindaca Chiara Frontini (nella foto con Sgarbi) durante l’ultimo consiglio comunale.
“Gli obiettivi che l’assessorato alla Bellezza e ai monumenti si prefigge di raggiungere hanno lo scopo di contribuire a una nuova visione di città che si generi sul suo patrimonio e sulla sua storia millenaria, principali fattori di sviluppo che devono essere coltivati nel tempo e sostenuti dalla ferrea volontà di investire in una specifica programmazione e in una adeguata promozione “. Si legge nel documento.
A tal proposito, Sgarbi ricorda il suo mantra per la città “La Bellezza di Viterbo deve diventare ricchezza”.
E a garantire il risultato è la sua presenza…
“Bisogna essere consapevoli che la mia presenza nel governo locale può garantire una serie di importanti relazioni istituzionali e di professionalità che possono essere messe a disposizione della collettività“.
Non solo porchettate
L’amministrazione dovrà attuare, con coraggio, tutti gli atti necessari a elevare il livello delle proprie proposte culturali, non limitandosi alle sole iniziative popolari, specie in un luogo sterile dal punto di vista espositivo e, ancor più, della comunicazione sul piano nazionale del proprio patrimonio e delle attività a esso connesse.
Le Mostre Sgarbiane
“Dopo aver messo in dialogo artisti universali con artisti locali, per esaltare il patrimonio viterbese, come Michelangelo e Sebastiano del Piombo, Dossena, Bastianini e Joni insieme ad Annio da Viterbo e Omero Bordo, Maria Prymachenko e Bonaria Manca, creando mostre che hanno permesso alla città di apparire con costanza sui principali quotidiani e sulle televisioni nazionali, è mia intenzione realizzare nel corso dei prossimi mesi nuove esposizioni per offrire continuità al percorso appena intrapreso che renderà Viterbo un luogo dell’arte noto e apprezzato in tutta Italia”.
Ancora molto lavoro da fare…
“Prima di fare bilanci occorre poter prendere in analisi un periodo ben più lungo e un numero maggiore di iniziative rispetto a quelle finora concretizzate, utile a costruire un trend veritiero.
Sullo spirito di questa obbligata premessa, l’assessorato alla Bellezza e ai monumenti, con il contributo essenziale della maggioranza di cui fa parte, si impegna a realizzare nuove esposizioni, come un festival culturale di tenore nazionale e attività di riqualificazione del patrimonio viterbese, su tutte quella dedicata al riallestimento del museo civico“.
Festival della Tuscia e Musei di Viterbo
“E’ mia intenzione realizzare nel corso dei prossimi mesi nuove esposizioni per offrire continuità al percorso appena intrapreso che renderà Viterbo un luogo dell’arte noto e apprezzato in tutta Italia. Un obiettivo che passa anche per la prossima edizione del Festival della Tuscia, ampliata rispetto alla precedente del dicembre 2022, che si dividerà tra letteratura, musica, danza, poesia, arte per offrire una lettura delle dimensioni dell’uomo nel suo tempo. Il Festival, che prevederà la partecipazione di grandi nomi della cultura italiana, si articolerà principalmente nel centro storico e sarà motivo di riqualificazione di luoghi che devono essere rivitalizzati.
L’attenzione dell’assessorato sarà rivolta, inoltre, al riallestimento del museo civico “Luigi Rossi Danielli” che dovrà tornare a essere al centro della vita culturale cittadina. Per sottrarre alla dimenticanza quegli spazi, abbandonati a una visione superata e a una impostazione inadeguata, sarà necessario realizzare un nuovo allestimento interno, dall’illuminotecnica, alla nuova disposizione delle testimonianze storiche viterbesi, e trasformare le sale superiori in un’area espositiva di pregio, affinché il museo torni a essere frequentato tutto l’anno. Occorrerà terminare il processo burocratico necessario alla creazione di un Sistema museale urbano che concretizzi la collaborazione, già esistente, tra i vari enti che lo compongono, o ne accolga di nuovi, come il Ministero della Cultura con Villa Lante di Bagnaia, e che possa partecipare alle forme di finanziamento della Regione Lazio, per mezzo dell’Organizzazione museale regionale.
A questo scopo, è fondamentale, come mezzo di evoluzione turistica e culturale della città, potenziare la capacità comunicativa del polo “Musei di Viterbo”, destinando fondi necessari, di anno, in anno, affinché il patrimonio gestito e raccolto in esso sia costantemente pubblicizzato in tutta Italia”.
Questa la proposta di Vittorio Sgarbi, che pur assente tra i banchi del Consiglio viterbese, traccia la linea sulla proposta culturale futura, che potrebbe subire le variazioni di cui solo l’esondante Sgarbi è capace. Assente giustificato!