Civitavecchia – Collia, il dirigente condannato e bugiardo non si dimette. Prima grana per il nuovo segretario comunale

L’architetto ha prodotto false dichiarazioni grazie alle quali ha ingannato il sindaco e ottenuto l’assunzione all’urbanistica. La passione per i rally lo ha sempre fatto finire nei guai

CIVITAVECCHIA – Pietro Angelo Collia, architetto dirigente del settore urbanistica del Comune di Civitavecchia non ha alcuna intenzione di dimettersi dal proprio ruolo.

Ieri abbiamo scritto della sua condanna a 3 anni e 9 mesi per peculato inflittagli dal Tribunale di Ancona nello scandalo Aerdorica, la società pubblica che avrebbe dovuto gestire il nuovo scalo aereo.

Per essere assunto nel suo ruolo attuale ha tratto in inganno sia il sindaco Ernesto Tedesco che l’allora segretario comunale Pompeo Savarino, producendo autocertificazioni mendaci.

Architetto Pietro Angelo Collia

Ha tenuto segreta la condanna che gli impedisci di assumere ruoli dirigenziali presso le pubbliche amministrazioni.

Per essere assunti bisogna non rientrare in una delle casistiche imposte dal d.lgs. n. 39/2013 art. 3  – Inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione, prevede che «a coloro che siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, non possono essere attribuiti:

c) gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello nazionale, regionale e locale;

Orbene, l’architetto Pietro Angelo Collia si è fatto beffe dell’amministrazione comunale nascondendo la sua condanna. Adesso il sindaco Ernesto Tedesco, vista la reticenza del professionista e visto che comunque il suo contratto di assunzione è di natura “fiduciaria” sarà costretto a revocargli l’incarico e licenziarlo.

Oltre la gravità dell’atto compiuto dal Collia che per forza di cose deve essere segnalato all’autorità giudiziaria, il rischio per l’amministrazione comunale sarà la pioggia di ricorsa alla quale sarà esposta.

Parliamo ad esempio di tutti gli atti fatti a danno dell’imprenditore Mario Benedetti. Tanto per far capire a chi legge quali sono le procedure a rischio riportiamo in modo integrale le sue prerogative d’ufficio così come pubblicate sul sito “amministrazione trasparente” del comune di Civitavecchia:

Procedimenti seguiti come responsabile di procedimento

Procedimenti seguiti come responsabile di provvedimento

E’ evidente che anche il project financing votato ieri dal consiglio comunale (sul quale ci sono anche esposti in Procura) corre il rischio di essere impugnato in quanto la procedura amministrativa e burocratica è stata compiuta dall’architetto Collia.

Il sindaco Ernesto Tedesco (eccellente avvocato penalista) conosce bene i rischi che corre nel mantenere aperta questa situazione; per questo si sta cautelando, con l’ufficio legale comunale, affinché non ci siano responsabilità additabili a terzi inconsapevoli dei trascorsi nascosti dal dirigente.

ieri, durante il consiglio comunale, Tedesco ha parlato della vicenda: «Una questione – ha spiegato il Sindaco – portata alla nostra attenzione un paio di giorni fa: gli uffici hanno avviato procedimenti di accertamento finalizzati a comprendere la veridicità di queste informazioni». Un lavoro al momento condotto dal segretario facente funzione Sandro Giglio Marrani.

«Un atto dovuto per cautela ed opportunità – ha aggiunto Tedesco – e per una necessaria trasparenza». Il Pincio sta quindi da un lato procedendo all’acquisizione della sentenza, così come emerso in Consiglio, e dall’altro valutando anche la possibilità di una sospensione cautelare del dirigente, in attesa della conclusione del procedimento.

Qualcuno però si è anche ricordato che, Pietro Angelo Collia, non è nuovo a situazioni che hanno messo in forte imbarazzo i suoi datori di lavoro.

Qualche lustro fa, infatti, l’architetto con la passione per i Rally salì agli onori delle cronache non soltanto per aver partecipato e vinto ad una delle gare da lui compiute ma anche perché mentre gareggiava a tutta velocità risultava a casa malato. Inoltre sembrerebbe che uno dei Van utilizzati dall’architetto Collia durante l’attività sportiva sia stato venduto alla società Aerdorica e da qui uno dei capi di imputazione che lo hanno portato alla pesantissima condanna.

Intanto lunedì si insedierà il nuovo segretario generale, Angela Rosaria Stolfi, che inizia il suo mandato subito con una bella grana da risolvere.

Lo scalo Raffaello Sanzio di Ancona gestito all’epoca da Aerdorica