Santa Marinella, intercettazioni negli uffici del sindaco: Palombi (Fdi) interroga il ministro Piantedosi

Il deputato chiede lumi su presunti fatti riferiti ad avversari politici di Tidei

SANTA MARINELLA – Ultimi fuochi della lunghissima campagna elettorale velenosissima che ha contraddistinto questa tornata elettorale.

Uno scontro senza esclusione di colpi da entrambe le parti. Da un lato il sempre verde Pietro Tidei e dall’altra i suoi ex consiglieri di maggioranza “traditi” e denunciati all’autorità giudiziaria per un litro di latte d’asina e un filone di pane della Tolfa.

Come i lettori ricorderanno lo scontro si è concentrato sulle attività investigative dei carabinieri che, nel tentativo di trovare prove contro i querelati, avevano posizionato una microspia anche all’interno della stanza del sindaco Tidei.

Il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Palombi, nei giorni scorsi ha presentato una interrogazione parlamentare a risposta scritta al ministro dell’Interno, al ministro della Difesa, al ministro della Giustizia «alla luce dell’articolo apparso sul quotidiano “Il Fatto Quotidiano” in data 9 aprile».

Al centro dell’atto di sindacato ispettivo ci sono alcune intercettazioni ambientali da cui si evincerebbe un dialogo tra il sindaco e un maresciallo dei carabinieri, circa alcuni fatti, non è chiaro se riferibili ad avversari politici del sindaco stesso, in merito ai quali al rappresentante dell’Arma sarebbe stato chiesto di non informare subito la Procura.

«Nella conversazione – spiega Palombi, rifacendosi a quanto riportato su “Il Fatto quotidiano” – parrebbe che il sindaco raccontasse di presunti reati e quindi lo stesso chiedesse al maresciallo dei Carabinieri di “ometterne” la trasmissione in Procura».

«Pertanto – conclude il deputato di Fratelli d’Italia – ho richiesto ai ministri interrogati, per quanto di competenza, se intendano adottare iniziative, anche di carattere ispettivo, in ordine alla correttezza delle condotte dei due soggetti coinvolti nella loro qualità di pubblici ufficiali, anche ai fini della valutazione della sussistenza dei presupposti per l’esercizio dei poteri di cui all’articolo 142 del Tuel, quindi la rimozione dalla carica che ricoprono».

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