Calcata – Morto Paolo Portoghesi, Sgarbi: “La sua residenza diventerà un’estensione del Maxxi”

Il ricordo del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi e la magnificenza di Giardino Portoghesi

CALCATA – E’ morto questa mattina nella sua casa di Calcata, vicino Roma, dove viveva da molti anni, l’architetto Paolo Portoghesi, qui, nel punto più alto del paese aveva dato vita insieme alla moglie Giovanna al Giardino Portoghesi.

Novantadue anni, ma lucido fino alla fine stava scrivendo un libro sulla bellezza. Docente universitario, progettista di fama, teorico, Portoghesi è stato il principale esponente in Italia del Postmodernismo. Tra i suoi tantissimi lavori, la moschea di Roma, Casa Papanice, sempre nella capitale, e la Chiesa della Sacra Famiglia di Salerno.

A maggio del 2021, l’allora sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi conferì la cittadinanza onoraria a Portoghesi con la seguente motivazione, «L’architetto che dalla Roma barocca di Bernini e Borromini ha trovato la vertigine del suo pensiero e il centro della sua vita in Tuscia, a Calcata, dove consuma i giorni e le notti nel pensiero di Dio» (LEGGI TUTTO).

Se ne va un amico. Ci siamo visti circa quindici giorni  fa nella sua casa di Calcata. Paolo Portoghesi con le sue opera entrerà nell’accademia degli immortali. Spero che l’amministrazione di Sutri, dove sono stato sindaco fino a qualche mese fa, riconosca il valore di questo grande artista come fatto da me. Da qualche tempo era in trattativa con il museo MAXXI per fare della sua residenza un’estensione dello stesso museo”. La dichiarazione del sottosegretario Vittorio Sgarbi, raggiunto dalla triste notizia.

Il Giardino Portoghesi 

Il Giardino Portoghesi si trova a Calcata (VT), affacciato sul vallone del Treja e sull’omonimo borgo. È stato creato nel 1990 dall’architetto e storico dell’architettura, e in particolare grande studioso del barocco, Paolo Portoghesi assieme alla moglie Giovanna Massobrio.

Nominato “il parco più bello” del 2017, si estende per tre ettari. Portoghesi l’ha ideato come un luogo dei ricordi, lasciando che fosse la natura ha suggerire l’architettura. Dopo un grande uovo all’ingresso, simbolo della vita e del suo rinnovamento cosmico, si apre il giardino, ricco di alberi, fra cui ulivi centenari e antichi alberi da frutto, arbusti, perenni da fiore. Un centinaio di leggii distribuiti nei diversi punti, riportano testi letterari e filosofici. Al centro, un tempietto circolare, circondato da un canale e da un piccolo bosco di lecci. Fra i vari elementi architettonici presenti, anche la Biblioteca dell’Angelo, all’interno di una piccola casa caratteristica di Calcata, dove sono custoditi preziosi volumi e souvenir raccolti in giro per il mondo. Presenza importante del luogo sono gli animali, alcuni salvati da morte certa dai proprietari: moltissimi uccelli acquatici, rare anatre, oche delle Hawaii e persino due pellicani nei pressi del laghetto; fenicotteri, ibis, cicogne, pappagalli e varie specie di gru, ospitati in ampie gabbie, un gufo addomesticato e molti altri uccelli (n totale sono 700) che vivono liberi nel parco; e poi capre, lama ed asini, fra cui gli amiatini e quelli bianchi dell’Asinara: la signora Giovanna ha messo su un allevamento di varie razze in via di estinzione.

B.F.