Turismo nella Tuscia, Peparello (Confesercenti): “Si viaggia di più ma ci si ferma meno”

VITERBO – Tuscia e turismo, i danni legati al maltempo si fanno sentire, anzi contare, soprattutto in termini di presenze andate perdute, si confida ora nella destagionalizzazione.

“Per quanto riguarda la nostra provincia – dice Vincenzo Peparello presidente Confesercenti Viterbo e responsabile Turismo regionale – ricordiamo che poiché il mese di maggio è stato quasi azzerato dal maltempo, giugno che solitamente si sa è un mese intermedio più fiacco poiché sono ancora aperte le scuole e ci sono gli esami, per quanto riguarda gli stranieri, soprattutto dell’area del Nord Europa, quindi il mercato di lingua tedesca, gli scaglioni sono stati spostati in avanti. Comunque sono buone le aspettative anche rispetto alle prenotazioni della seconda settimana di luglio. Dalla prossima infatti inizieranno ad arrivare gli stranieri specialmente nell’area del Lago di Bolsena e sarà soprattutto un turismo plein air quindi all’aria aperta: i campeggi e i villaggi sono molto richiesti dai mercati inglesi, tedeschi, olandesi francesi, belgi. Anche il mare e la costa registrano prenotazioni ma con la differenziazione che sulla costa viterbese il 95% ed oltre, i turisti sono italiani. Comunque il dato è positivo sul 2022 con queste percentuali in crescita rispetto allo scorso anno. Aspettiamo questi primi scaglioni di turisti stranieri che poi sono quelli che animano il movimento nella nostra provincia e che sono in aumento. Una considerazione va comunque fatta: anche nel turismo all’aria aperta si conferma il pendolarismo quindi con il fine settimana in cui si lavora molto di più e con il ritorno a medie molto inferiori dentro la settimana, soprattutto con gli italiani che vengono dalle regioni limitrofe e dalla Capitale e che rientrano il lunedì. Positiva la situazione quindi, dopo questi ultimi anni bui: questa dovrebbe essere veramente la ripartenza sia a livello nazionale, regionale e anche locale. C’è comunque un dato da evidenziare: si viaggia di più però ci si ferma meno e si spende anche meno. Ciò è dovuto ad un calo del reddito familiare con un aumento dei costi ed i rincari che ci sono stati e che si fanno chiaramente sentire. Come abbiamo sempre detto, per le imprese quello che conta sono i fatturati ed i bilanci si fanno a fine anno.

Dalla prossima settimana e per tutto il mese di agosto ci sono buone prospettive, se il tempo resiste, anche per settembre che è ormai diventato un mese durante il quale, rispetto al passato, ci si muove di più. In definitiva viene privilegiato il turismo balneare i maggiori flussi si prevedono sulla costa con i mari e i laghi e a seguire le visite alle città d’arte e ai nostri borghi. Buona la situazione anche per le terme che fanno registrare un aumento rispetto allo scorso anno”.

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