Duro lavoro per il segretario regionale Bordoni chiamato a ricostruire un partito ridotto in macerie. L’ideona del sindaco Mastrangeli è quella di ingaggiare Gianfranco Pizzutelli (che spettacolo)
FROSINONE – Alla presenza del Segretario Regionale On. Davide Bordoni, del sottosegretario di Stato On. Claudio Durigon e del Senatore Paganella si è svolto il congresso provinciale della Lega durante il quale si è votato il segretario provinciale ed il direttivo provinciale.
E’ finita l’epoca della folla. Dei militanti numerosi e sudati che hanno permesso al partito del leader Matteo Salvini di crescere in modo esponenziale.
Ragazzi, inutili girarci intorno. I congressi provinciali vengo presi d’assalto dagli iscritti. C’è chi spera nelle candidature, chi in un saluto, chi ha delle istanze. Niente. C’erano più bottiglie d’acqua che esponenti di partito.
Un congresso studiato ovviamente a tavolino dove le pedine da mettere insieme è stata davvero facile questa volta vista la mancanza di materia prima e cioè i militanti da premiare e motivare.
La linea politica della Lega sembra però ancora non essere cambiata. Autolesionismo allo stato puro (vedi SAF). Bisognerebbe chiedere a Riccardo Mastrangeli di quanto sono aumentate le vendite di Malox in farmacia.
Che siano alla canna del gas lo dimostra anche da quel che si è rivisto nel “quartiere Lega”, Gianfranco Pizzutelli in politica meglio conosciuto come l’iscariota.
Sta girando voce che sia avvicinato a Mastrangeli forte dei suoi due consiglieri comunali del Polo Civico. Una mela marcia (politicamente parlando) su una torta appetitosa.
L’unico politico in questo momento in piena attività e che mantiene alto il nome del partito è Pasquale Ciacciarelli.
Anche se ufficialmente è Nicola Ottaviani alla guida del condominio Lega ciociaro i “romani” hanno riposto (giustamente) le loro speranze nel giovane assessore regionale che è riuscito a catalizzare sul proprio nome migliaia di preferenze.
Il centrodestra ha bisogno degli amici della Lega e loro hanno bisogno degli alleati. Questa politica sfascista ha prodotto disastri elettorali ovunque. A Viterbo è quasi scomparsa. Civitavecchia c’è ancora il sindaco ma è quasi isolato. Roma un disastro. A Latina sembrano aver già cancellato addirittura il ricordo di questo partito.
Serviva coraggio per ricominciare. Affidare il partito a persone motivate ed altruiste. Ancora non gli è chiaro il concetto ma tra un anno ci sono le elezioni europee e con i voti di un condominio diventa impossibile una rielezione della già miracolata Maria Veronica Rossi.