VITERBO – Alessia De Rubeis salva galline dagli allevamenti intensivi per portarle nel grande spazio verde e all’aperto della sua azienda agricola, alle porte della città, in strada Capretta. Qui le galline “felici” possono razzolare liberamente e fare uova all’aria aperta, il progetto si chiama non a caso “L’ovo sgabbiato“.
“Doniamo loro anni di pascolo verde, aria pulita e riscatto. Loro ci donano uova di qualità straordinaria – che trovate nel nostro shop – dall’inconfondibile sapore della libertà. Le loro deiezioni oltre a concimare naturalmente le nostre piante, vengono raccolte e date ai lombrichi, creando così un perfetto esempio di simbiosi e di economia circolare” la loro presentazione.
Ma circa dieci giorni fa nella notte alcuni ignoti dopo aver fatto un foro nella recinzione sono entrati nella proprietà e hanno portato via 13 galline, e ieri notte un nuovo tentativo con la “visita” di due auto che si sono fermate davanti al cancello puntando i fari all’interno.
“Fortunatamente non sono entrati, ma aveva tanto l’impressione di un sopralluogo. Il solo pensiero che possano ancora fare del male alle mie bestiole mi fa impazzire. È per questo che per il bene che voglio a tutte e tre, CEDO GRATUITAMENTE, le caprette Abele, Abelarda e Cannella a chiunque garantisca loro spazio, cibo, cure e affetto e non li destini a macellazione. Vi prego con tutto il cuore di far girare questo annuncio il più possibile. Sto male io e sono a rischio loro. Abele è castrato. Grazie infinite a tutti. È un’altra brutta giornata“.
Scrive Alessia sui social, proprio lei, che dopo il primo furto si stava organizzando per apporre delle telecamere senza fare in tempo.
Ora le caprette tibetane Abele, Abelarda e Cannella non saranno più insieme a Elvis la gallina con la cresta afflosciata e Gamba di legno quella azzoppata nella sua vita precedente, Alessia cerca per loro una nuova sistemazione e nel frattempo spera che si faccia chiarezza sugli strani e sconcertanti accadimenti.
B.F.
