Cristian Scaccia sulla nave scuola con gli altri due soci della Lni Leonardo Ricci e Alfredo Lauteri. Il giovane allievo del Nautico raccoglie il testimone dallo zio Marco Corti
CIVITAVECCHIA – Corsi e ricorsi storici: dopo 54 anni la Lni Civitavecchia è salita di nuovo a bordo di nave Palinuro con tre giovani soci: Cristian Scaccia, Leonardo Ricci e Alfredo Lauteri.
Cinquantaquattro anni fa a rappresentare la sezione cittadina sono stati l’allora giovanissimo atleta civitavecchiese Marco Corti e Marco Ceccarelli: entrambi ebbero come tutor il papà di Marco, Pompedio Corti.
Il professor Marco Corti è cresciuto alla Lni Civitavecchia e ha ricoperto tutti i ruoli: è stato prima atleta, poi eccellente tecnico del windsurf e della vela, presidente e Ds del Circolo Sportivo e consigliere della Fiv.
Oggi è uno dei soci più conosciuti e amati. In tutti questi anni nessun altro giovane della Lni è salito sulla Palinuro fino alla scorsa estate quando, a prendere il testimone e continuare sulle orme di Marco Corti, (nella foto in basso, a destra) sono stati questi tre giovanissimi soci reduci da un’avventura davvero speciale.
Scaccia, Ricci e Lauteri sono stati vincitori di un bando della Marina Militare e sono stati imbarcati per dieci giorni sulla nave scuola. Cristian Scaccia e Alfredo Lauteri (entrambi classe 2006) e Ricci (2005) hanno eccellentemente rappresentato la sezione locale della Lni con grande soddisfazione del presidente Dario Iacoponi e di tutti i soci che si complimentati con loro. Soprattutto Cristian Scaccia – nipote tra l’altro di Marco Corti – essendo uno studente del quarto anno dell’istituto Nautico, ha tenuto alti i colori di Civitavecchia e del Calamatta. Entrambi sono stati imbarcati per dieci giorni: Ricci e Lauteri nel tratto La Maddalena Messina, mentre Scaccia in quello da Messina, Malta e Brindisi dal 6 al 18 agosto.
“Grazie a mia nonna Letizia Esposito della Lega Navale ho saputo di questa opportunità che la Marina Militare mi poteva offrire e ho partecipato al bando – ha raccontato Cristian – in maniera totalmente inaspettata sono stato tra i 21 ragazzi italiani selezionati per questa esperienza formativa esaltante”. Scaccia, grazie alla sua formazione nautica, è stato impiegato nel settore tecnico della nave scuola Palinuro, avendo modo di sperimentare la parte di coperta, timonando e operando da brogliaccista.
“Una volta arrivati a Messina, poco tempo per salutare mia mamma e mia nonna e ci hanno imbarcati – ha aggiunto Cristian – subito siamo stati catapultati nell’atmosfera militare: e devo dire che la cosa non mi è dispiaciuta. Anzi, dopo questa esperienza, sto pensando di iscrivermi all’Accademia della Marina Militare. Quando siamo usciti dal porto il mare era molto mosso e nonostante la stazza della Palinuro sia notevole molti hanno avuto mal di mare; io sono abituato e non ho avuto problemi così mi sono impegnato per supportare i compagni.
Essendo un alunno del nautico mi hanno fatto vivere l’esperienza del settore tecnico e ciò mi ha aperto la mente. Abbiamo imparato ad issare le vele che avevano bisogno di molte mani, eravamo di vedetta col binocolo per controllare gli incroci e avvisare col walkie-talkie, abbiamo timonato, aggiornato il brogliaccio. Dormivamo in amache sospese nella parte centrale della nave”. Un’esperienza davvero positiva ed indimenticabile, che Cristian ha voluto dedicare “a mia nonna Letizia che mi ha spronato a partecipare al bando e a mio zio Marco Corti – ha aggiunto – che prima di me l’ha vissuta e mi ha aperto la strada”.
Una bella soddisfazione anche per l’istituto Calamatta, in particolare per la dirigente scolastica Giovannina Corvaia, e soprattutto per i professori Guido Andriani e Paolo Lombardo, che lo hanno supportato con entusiasmo.