Montalto di Castro – La sindaca Socciarelli mette in riga (con il presidente del consiglio) l’opposizione

Era atteso l’intervento dell’assessore dimissionario Corniglia ma forse era troppo nervoso e temeva repliche

MONTALTO DI CASTRO – Il sindaco Emanuela Socciarelli ha aperto ieri mattina la seduta consiliare con la sua dichiarazione in merito alle dimissioni dell’ex assessore ai lavori pubblici Francesco Corniglia.

«Come noto – spiega il sindaco – in data 17 agosto si è dimesso dalla Giunta Comunale il consigliere Francesco Corniglia. È mio dovere, quindi, informare questo Consiglio Comunale che non ho respinto le dimissioni, essendo venuta a mancare la  possibilità di confronto, e che pertanto Francesco Corniglia non ricopre più l’incarico di assessore comunale.

Le motivazioni delle dimissioni non spetta a me dirle, anche se questa informazione è nota, poiché sono state divulgate dal diretto interessato, direttamente alla stampa senza prima annunciarle ne al sindaco né al gruppo consiliare Idee in Comune di cui faceva parte. Comportamento che giudico irrispettoso della figura istituzionale del sindaco e dei consiglieri che facevano parte del suo stesso gruppo.

Io voglio dire a questa assise, ed a tutti i cittadini, che non ho compreso e non giustifico le motivazioni delle sue dimissioni. Forse perché non ce le ha spiegate? Forse perché nelle ultime settimane prima delle dimissioni ha evitato di incontrare me e la maggioranza? 

Non comprendo – aggiunge il sindaco Socciarelli – come un assessore con deleghe ai lavori pubblici, al patrimonio, alle manutenzioni, al verde pubblico e all’igiene urbana possa affermare che nella maggioranza ci sia un “disequilibrio di attribuzioni e poteri” e che solo una parte della coalizione era privilegiata. L’assessore Corniglia aveva più della metà della spesa dell’intero Comune, altro che squilibrio in favore di altri! 

Tranquillizzo lui e l’intero paese sul fatto che Idee in Comune era e resterà fino alla fine del mandato elettorale una lista civica: una lista senza bandiere politiche, una lista fatta di persone che hanno appartenenze politiche e culturali diverse come tutti noi e voi sapevamo fin dall’inizio. Sapevamo benissimo che Francesco Corniglia era del partito dei 5 stelle, come sapevamo benissimo che alcuni esponenti sono del partito di Fratelli d’Italia ed altri consiglieri sono idealmente collocati a sinistra; e su questo equilibrio, sull’arricchimento che può nascere dal confronto di idee e di ideali, avevamo scommesso per cambiare il nostro paese.

Noi abbiamo lanciato questa sfida e noi la porteremo avanti fino alla fine, nella convinzione che chi ha sbagliato è stato lui ad abbandonare un progetto dopo solo un anno invece che rimanere all’interno del gruppo a tutelare le proprie idee, i propri valori e le persone che in lui avevano creduto e che in lui avevano riposto fiducia.

Mi hanno ferito le sue accuse di non imparzialità – continua il sindaco Socciarelli – di incapacità di guidare il gruppo, quando in verità ho sempre mantenuto un ruolo di equilibrio tra i componenti della maggioranza dando a tutti il loro spazio e ruolo, in primis a lui.

Ma ormai questa è storia passata, sulla quale non intendo più ritornare perché voglio dedicare il mio e il nostro impegno a migliorare Montalto e Pescia Romana».

I cittadini, a questo punto, si chiedono chi sarà il nuovo assessore ai lavori pubblici, o comunque come intende integrare la Giunta.

«Cari cittadini – aggiunge Socciarelli – intanto dovete sapere che la Giunta è perfettamente funzionante anche con 3 assessori, ferma la possibilità di integrarne il numero e portarli a 4, perché la legge e lo statuto comunale lo consentono.

Ma certamente non è mio interesse mantenere a lungo la Giunta in questa composizione ridotta.

Però, già in queste settimane in cui ci siamo lungamente confrontati tra di noi e con gli uffici, in particolare con i lavori pubblici e patrimonio, sono emerse numerose progettualità che i dipendenti stanno egregiamente portando avanti. Oggi c’è bisogno del lavoro e della serenità di tutta la squadra per poter finalmente avviare le opere pubbliche, e proseguire le attività amministrative che gli uffici avevano già impostato da tempo. 

Usciamo da un periodo dove abbiamo dovuto ricostruire e mettere in sicurezza un bilancio violentato, recuperato finanziamenti che ci stavano togliendo e altri che  stiamo ancora cercando di salvare perché non opportunamente richiesti. Nelle prossime settimane partiranno vari cantieri e si chiuderanno dei progetti di prossima realizzazione. Tutte queste attività richiedono oggi il nostro massimo impegno.

Stiamo quindi lavorando tutti insieme, senza gelosie, senza tensioni, con la piena collaborazione dei dipendenti che non finirò mai di ringraziare per il sostegno che, soprattutto in questo momento, ci stanno dimostrando per realizzare il programma amministrativo che ci siamo impegnati ad attuare in questo quinquennio.

È su queste sfide, su questi lavori che vogliamo e dobbiamo essere giudicati, non sul toto-nomine del prossimo assessore o sulle dispute che denotano solo personalismi ed insoddisfazioni che, come Sindaco, non posso alimentare e lascio volentieri agli altri».

Il sindaco è poi passato sull’argomento dell’interrogazione “Mele” richiesta dalla minoranza. «Per quanto riguarda questa interrogazione – spiega il primo cittadino – intendo semplicemente rispondere che i giornalisti svolgono il loro lavoro e divulgano notizie. Laddove le informazioni rispetto alla mia persona o alla mia attività amministrativa non sono esatte, rispondo con comunicati come fatto in questa circostanza. Non è mia intenzione aprire una guerra con le testate giornalistiche quando scrivono di eventi, anche spiacevoli, che accadono sul nostro territorio. Inoltre credo che la magistratura e la Prefettura debbano occuparsi di situazioni ben più gravi , ché essere distratte dal gossip montaltese».

Il sindaco Socciarelli conclude il suo intervento con la questione della mozione di sfiducia presentata dalla minoranza e non ammessa all’ordine del giorno per difetto di sottoscrizione. «Ho chiesto al Presidente del Consiglio, nonostante l’inammissibilità della mozione, di poter ascoltare i consiglieri proponenti circa le motivazioni della sfiducia. Questo a riprova della nostra serenità nell’avere un confronto tra le parti». Gli stessi si sono espressi rimandando le dichiarazioni al prossimo consiglio, rinnovando la sfiducia.