Comitato pendolari FL3: “Su usura ruote e rotaie, il politecnico di Milano chiamato a visionare”

Ieri l’incontro con assessore Ghera, Trenitalia e Rfi: “Situazione paradossale e gravissima”. La previsione di un ritorno alla normalità è per il 6 ottobre

ROMA – Pendolari a terra e Rfi e Trenitalia che brancolano nel buio. Il “fenomeno”, come è stato definito, dell’usura dei bordini delle ruote e delle rotaie sta mandando in tilt il traffico regionale e i
“tecnici” non sanno quale sia la causa di tanta usura, tanto da aver chiesto al Politecnico di Milano di individuare da cosa dipenda. Situazione del tutto paradossale ieri alla Regione Lazio dove, dopo tante proteste, l’assessore regionale ai Trasporti Fabrizio Ghera ha riunito il Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano, sindaci e tecnici per sciogliere un rompicapo che sta costando caro ai pendolari, studenti, lavoratori e turisti con una valanga di soppressione di
corse.

All’incontro molti sindaci – Claudia Maciucchi di Trevignano, Alessio Telloni di Manziana, Emanuele Rallo di Oriolo Romano, Alessandro Bettarelli di Canale Monterano, Angelo Pizzigallo di Anguillara, Alessio Nisi di Campagnano di Roma ed il consigliere di minoranza di Anguillara Sergio Manciuria. Tutti a chiedere conto di un simile gravissimo disservizio. L’ingegnere incaricato di Rfi ha spiegato che si stanno impiegando squadre che a mano, nottetempo, ingrassano i tratti critici della linea. Ha annunciato inoltre il potenziamento dei punti di ingrassaggio. Dai 29 in tutto il Lazio diventeranno 50.

Confermato il fatto che le alte temperature si connotano come una concausa del citato “fenomeno”. Trenitalia ha assicurato che il servizio verrà ripristinato grazie alla riparazione dei treni che è in corso. Per “ripararne uno servono tre giorni”. La previsione di un ritorno alla normalità è per il 6 ottobre. Ma è tutto un forse. Dai sindaci è arrivata chiara una richiesta di comunicazione puntuale all’utenza. Chiesta anche l’individuazione di un metodo di risarcimento dei pendolari specie degli abbonati. Il Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano ha sottolineato che non si può parlare di “rimodulazione di offerta commerciale” ma di un vero e proprio diritto alla mobilità che viene meno e che sta minando la vita di molte famiglie. Ha fatto presente che la situazione dei bordini data già da almeno dieci anni.

Di fronte a tanto dramma è slittata ad altra data un confronto serio sullo scippo dei fondi sul raddoppio dei binari lungo la Fl3 tra Cesano e Vigna di Valle, opera strategica già finanziata. La
situazione per i trasporti ferroviari è davvero grave.

L’assessore Ghera ha sottolineato come costante sia stata l’attenzione dell’assessorato dall’inizio della criticità. Non ha escluso penali per un servizio che viene a mancare. Ha dato appuntamento ad un nuovo prossimo incontro ai primi di ottobre per verificare se davvero le azioni che si stanno portando avanti garantiranno un ritorno alla normalità.