Viterbo – Gal Tuscia, il neopresidente Augugliaro: “Creeremo reti e collaborazioni per valorizzare l’Alto Lazio”

Da Tuscania fino a Umbria e Toscana. Comprende Marta, Capodimonte, Montefiascone, Bolsena, Bagnoregio, Bomarzo e molti altri comuni  

VITERBO – E’ stato costituito il Gruppo di Azione Locale della Tuscia (GAL Tuscia) e Stefano Augugliaro ne è stato indicato come presidente. Laureato in economia, imprenditore agricolo ed agrituristico nella provincia di Viterbo, da anni si occupa di associazionismo nel settore agricolo e delle attivita’ diversificate in agricoltura. Augugliaro attualmente è presidente regionale di Agriturist Lazio, l’associazione che per prima ha creato il settore dell’agriturismo in Italia.

“Il Gal Tuscia – dichiara Augugliaro – comprende un territorio molto ampio che partendo da Tuscania arriva a lambire i confini con la Toscana e l’Umbria. Tutta l’area del Lago di Bolsena, con le sue bellissime cittadine lacustri tra cui Marta, Capodimonte, Montefiascone, Bolsena e l’area della Teverina con la perla dell’Alto Lazio, Bagnoregio e la sua Civita di Bagnoregio, sino a Bomarzo con il suo Sacro Bosco o “Parco dei Mostri”. Un territorio che peraltro è anche poco distante da Roma, che rimane un grande attrattore di turismo e da cui si muove un’importante flusso di turismo di prossimità. Si tratta di un territorio ricco di storia, a partire dagli Etruschi e poi nel Medioevo fino al Rinascimento, con emergenze architettoniche e siti archeologici, borghi meravigliosi che identificano tutti i 27 comuni, immersi in un contesto ambientale integro e con un’agricoltura di grande valore. Un unicum vincente, con un genius loci che affonda le sue radici nelle produzioni agroalimentari di qualità, nel turismo e in un patrimonio socio-culturale e storico di grande valore e sempre più attrattivo”.

Da qui Augugliaro tratteggia il perimetro del progetto di sviluppo locale che, attraverso gli strumenti previsti dalla legge, l’ente intenderà perseguire: “L’idea di Gal che vorrei portare avanti è quella di potenziamento dell’area di pertinenza ed operatività in tutti i suoi aspetti e dimensioni, con implementazione e sviluppo di attività integrate e multisettoriali, intese come un insieme coerente di operazioni che tenga conto dei bisogni e delle potenzialità locali, comprendente elementi innovativi nel contesto territoriale, favorendo – sottolinea – l’attività di creazione di reti e prevedendo la cooperazione con altre realtà territorialmente limitrofe ma non solo. Gli enti locali comunali e sovracomunali ed ovviamente la Regione Lazio sono attori imprescindibili in questo che, ci auspichiamo, sarà un processo di valorizzazione, crescita, e presa di coscienza del potenziale dell’Alto Lazio”. Conclude.