Viterbo – Obino, “cittadino indignato” per l’impraticabilità dei marciapiedi, soprattutto per chi è in sedia a rotelle

L’uomo si è fermato a prestare aiuto a una coppia sulla Teverina

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di Antonio Obino che si definisce “un cittadino indignato” epreoccupato” per ciò a cui ha assistito “a malicuore” nella giornata di ieri sulla strada Teverina.

“Alle 13.15 sulla strada Teverina tra la rotatoria di Villanova e il Gerontocomio ho assistito ad un fatto che mi ha fatto vergognare di essere un cittadino che non fa nulla per evitare ciò che descriverò. Una fila di macchine procedeva lentamente a causa del traffico verso Viterbo e una coppia di anziani, di cui uno in carrozzina, percorreva la distanza di 4 km per giungere a Viterbo sulla corsia del traffico delle auto verso la città.
Ho avuto paura per la loro incolumità e mi sono fermato per invitarli a posizionarsi sul marciapiede pedonale a loro riservato.
Stanchi dalla fatica mi hanno ringraziato e mi hanno fatto capire che era meglio camminare sulla strada che sul marciapiede pedonale e che sarebbe stato più sicuro e meno faticoso.
Cosa succedeva sul marciapiede a loro riservato dalla Provincia e dal Comune ? Era praticamente impraticabile con la sedia a rotelle (vedi foto sotto). Dopo aver chiesto se potevo essere di aiuto, sono ripartito dispiaciuto delle loro difficoltà accentuata dalla condizione dell’uomo che stava su una carrozzina spinta dalla donna. Che dire? lascio a tutti i cittadini di Viterbo il commento a questo fatto increscioso.

   

 

È davvero importante condividere storie come questa per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sulle sfide che gli anziani e le persone con disabilità possono affrontare nella nostra città. La sicurezza e l’accessibilità delle strade e dei marciapiedi sono questioni cruciali per garantire una buona qualità di vita per tutti i cittadini. Spero che le mie parole possano contribuire a promuovere una maggiore consapevolezza e miglioramenti nelle infrastrutture locali e servano da stimolo per le amministrazioni sia quella comunale che provinciale”.