Civitavecchia Porto – Csp da trasporto pubblico diventa tour operator sottobordo. L’Authority chiede chiarimenti

In violazione del regolamento del trasporto pubblico i crocieristi vengono dotati di biglietto a bordo (a costi maggiorati?)

CIVITAVECCHIA – Civitavecchia Servizi Pubblici sembra aver modificato la sua mission sul servizio di trasporto pubblico e diventata, a tutti gli effetti, competitor dei tour operator senza averne alcun titolo.

La notizia ha fatto sobbalzare sulle sedie i vertici di Molo Vespucci, sede dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno Centro Settentrionale.

Due linee interne al porto. Marcate in neo sulla nuova mappa del trasporto urbano.

Di fatto, in accordo con una o forse anche più agenzie marittime e tour operator Csp ha deciso di offrirgli un servizio in esclusiva di navettamento sottobordo per trasportare i turisti fino alla stazione.

Un servizio del tutto illegale proprio per il principio e la natura dei mezzi utilizzati. Per percorrere poco meno di 3 chilometri il biglietto costa 6 euro a tratta.

Questo accordo smascherato da Molo Vespucci è stato reso possibile grazie alla possibilità di Csp di entrare dentro il sedime portuale in virtù di un accordo del 2020 e una sorta di gentleman agreement dopo la sentenza del Consiglio di Stato che annullava il precedente servizio.

In poche parole l’AdSP ha scritto al Comune di Civitavecchia per conoscere i termini dell’accordo, almeno così si legge nella lettera, tra Medov-Csp-Ferrovie.

Un accordo che potrebbe portare anche alla revoca degli accessi se non addirittura delle autorizzazioni proprio perché violati i regolamenti interni. Il Comune di Civitavecchia avrebbe agito come se le aree interne al porto fossero di sua pertinenza e così non è. Prende finanziamenti regionali e statali per il servizio di Tpl che potrebbero essere compromessi da un’attività prettamente commerciale come quella dei tour operator.

Prima di questo episodio le compagnie crocieristiche chiamavano Csp chiedendo il servizio per i passeggeri in procinto di sbarcare. Adesso qualcosa deve essere cambiato tanto da spingere l’autorità a scrivere questa lettera di chiarimento:

In barba ad ogni regola i bus del servizio pubblico cittadino arrivano sottobordo delle navi da crociera, in particolare sembrerebbe al momento quelle di Costa Crociere; caricano i passeggeri a bordo e li portano alla stazione applicando una tariffa di fatto non i linea con i biglietti TPL (trasporto pubblico locale) in violazione della libera concorrenza che potrebbe essere segnalata alla Corte dei Conti e all’Antitrust.