Roma – “Dietro le quinte”, percorsi mai visti prima a Palazzo Barberini

Ogni giovedì fino al 21 dicembre 2023

ROMA – Alle Gallerie Nazionali di Arte Antica torna ogni giovedì, fino al 21 dicembre 2023, “Dietro Le Quinte”, il programma di visite ai depositi e alle sale del secondo piano di Palazzo Barberini, solitamente non accessibili al pubblico.

Dietro Le Quinte offre ai visitatori la possibilità di scoprire nuovi spazi del Palazzo, un’occasione per capire come il museo si prende cura delle opere anche al di fuori del percorso espositivo, con approfondimenti sugli aspetti conservativi, di restauro e di gestione del patrimonio.

Ogni visita si struttura in due momenti: una parte è dedicata a indagare elementi specifici delle opere e della gestione dei depositi delle Gallerie che conservano circa 900 opere nel grande ambiente dove nel Seicento era ospitata la ricca biblioteca del cardinal Francesco Barberini.

La seconda parte della visita prevede l’accesso alla quadreria al secondo piano di Palazzo Barberini, dove vengono conservate opere che sono abitualmente oggetto di studio per studiosi e specialisti, nell’ambito di sale denominate abitualmente “Museo laboratorio”, solitamente non aperte al pubblico. I dipinti presentati nel percorso sono oggetto di studio e di ricerche nel corso delle lezioni da parte degli specializzandi in Storia dell’arte della Sapienza Università di Roma, sotto la supervisione di Paola Nicita, curatrice e responsabile del Museo Laboratorio e docente di Storia dell’arte moderna alla Scuola di Specializzazione e di Valter Curzi, già direttore della Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte alla Sapienza, Università di Roma, negli anni 2019-2023.

Giovedì 9 novembre 2023

Visita al deposito: Andrea De Marchi si concentra sul corpo dell’opera d’arte (tra deposito dipinti e deposito cornici). Visita al “Museo laboratorio”: Elisabetta Guerriero illustra le vedute e paesaggi nella pittura del Settecento da Gaspar van Wittel a Jacob Philipp Hackert.

Giovedì 16 novembre 2023

Visita al deposito: Alessandro Cosma conduce i visitatori ad analizzare il retro delle opere che spesso conserva tracce materiali uniche. Saranno girati quindi materialmente una serie di dipinti per guardarli “da dietro” alla ricerca di indizi – bolli, iscrizioni, cartigli o addirittura altri dipinti… – capaci di raccontare storie e vicende dimenticate.  Verrà scoperta così l’identità di una misteriosa dama raffigurata da Padovanino agli inizi del Seicento, come un’antica etichetta possa farci rintracciare un quadro negli inventari Barberini, oppure le vicende della Danza di Putti di Giulio Romano tra la Normandia e Parigi, ma anche cosa c’entra una cornice di Filippino Lippi con un quadro di Andrea Del Sarto, fino all’incredibile utilizzo che venne fatto nel Seicento di due preziose tavolette tedesche degli inizi del Cinquecento.

Visita al “Museo laboratorio”: Andrea Alicino accoglie i visitatori con un intervento dal titolo: “Pittori francesi a Roma nel Settecento: Boucher, Greuze, Fragonard e Robert nella collezione Duca di Cervinara” in particolare sui dipinti: Jean-Honoré Fragonard, Annette all’età di vent’anni, 1762 ca.; François Boucher, La piccola giardiniera, 1767; Jean-Baptiste Greuze, Testa di fanciulla, post 1755; Hubert Robert, L’imbarcadero o Veduta immaginaria del Pantheon, 1782.

Giovedì 23 novembre 2023

Visita al deposito: Giuliana Forti interviene sulla storia ed evoluzione dei depositi di Palazzo Barberini e sull’esperienza di registrare nella sistemazione dei depositi, con aneddoti inediti e curiosi. Visita al “Museo laboratorio”: Michela Ulivi accoglie i visitatori con un intervento dal titolo: “La pittura del Settecento a Roma: dalla città al museo”.

Giovedì 30 novembre 2023

Visita al deposito: Maurizia Cicconi accompagna i visitatori alla scoperta dei cartoni preparatori degli arazzi seicenteschi della Fabbrica Barberini.

Visita al “Museo laboratorio”: Yuri Primarosa si concentra sulla lettura del dipinto: “San Giovanni Battista che beve al fonte”, copia da Ribera della prima metà sec. XVII proveniente dalla collezione Chigi.

Giovedì 7 dicembre 2023

Visita al deposito: Michele Di Monte con un intervento dal titolo “Eccentriche visioni. Il gusto dell’insolito nell’arte barocca” che si sofferma sulle due anamorfosi di Jean-François Niceron custodite nei depositi, la Scena Galante e il Ritratto di Luigi XIII, oltre che sul busto in marmo di François Duquesnoy che rappresenta Il nano del duca di Créqui (1633 – 1634 ca.)

Visita al “Museo laboratorio”: Sara Campestre si concentra sulla storia di alcuni dipinti e le loro provenienza, dalla raccolta Monte di Pietà alle nuove acquisizioni. Le opere prese in esame sono: Giovan Battista Crespi detto il Cerano (bottega), “Cristo e la Samaritana”, secondo decennio del XVII sec., Raccolta Monte di Pietà; Guercino (attribuito a), “Allegoria della Pittura e della Scultura”, 1637, collezione Torlonia (1892); Angelo Caroselli, “Riposo durante la fuga in Egitto”, 1635-1645 ca., acquisto collezione Chigi (1918); Giacinto Brandi, “Loth e le figlie”, 1655-1660, acquisto Balbino Giuliano,1953 (già Collezione Hercolani).

Giovedì 14 dicembre 2023

Visita al deposito: Maria Assunta Sorrentino accoglie i visitatori con un intervento dal titolo: “I depositi museali. L’altro volto delle collezioni. Un percorso tra storia, evoluzione, risorse e strategie”. Visita al “Museo laboratorio”: Sergio Pileggi illustra i dipinti di vedute e paesaggi da Gaspar van Wittel a Jacob Philipp Hackert.

Giovedì 21 dicembre 2023

Visita al deposito: Cinzia Ammannato si concentra sulla lettura dei pannelli di Benedetto Luti, Davide suona l’arpa per calmare la pazzia di Saul o Davide punito da Dio con la pestilenza.

Visita al “Museo laboratorio”: Francesco Canto e Salvatore Vitale che si concentrano sul rapporto con l’antico nella pittura del Seicento e del Settecento: dalle presenze antiquarie nell’opera di Angelo Caroselli Riposo durante la fuga in Egitto, 1635-1645 ca. alla Veduta fantastica con il Tevere e una Porta, 1710-1719 ca. e Paesaggio fantastico con tempio e golfo, 1718 di Gaspare Vanvitelli al L’imbarcadero o Veduta immaginaria del Pantheon, 1782 di Hubert Robert.

La visita Dietro le quinte è inclusa nel biglietto di accesso al museo. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo gan-aar.servizieducativi@cultura.gov.it.
Appuntamento davanti alla biglietteria, durata un’ora e trenta. *Accessibilità: si fa presente che, per motivi legati alla particolare architettura degli ambienti, questa attività non è accessibile alle persone con mobilità ridotta.