FROSINONE – Dichiarazione dell’onorevole Maria Veronica Rossi, eurodeputato della Lega al Parlamento europeo: “L’ingresso di Buschini nell’organo esecutivo della Saf non è una sorpresa.
Non è altro che la sublimazione del rapporto consolidato, stretto, quasi inscindibile che esiste tra alcune forze politiche che si dicono di centrodestra e il PD.
Mi piacerebbe conoscere tanto, alla luce degli ultimi eventi, il parere di quel consigliere regionale che molto, a suo dire, si sarebbe speso per l’abolizione dell’Egato, alla cui guida c’era proprio Buschini, sull’ingresso del prode esponente dem quale braccio destro, o sinistro sarebbe il caso di dire, del presidente espressione di un partito che si definisce di centrodestra anche se, poi, alle parole raramente seguono i fatti come dimostra la vicenda Saf.
La coerenza di pensiero e d’azione non è una bandiera che va agitata soltanto quando fa comodo e a seconda delle convenienze.
Certi personaggi si dichiarano lontani da un certo mondo che il PD ha rappresentato in questi anni, vedi il caso Allumiere su tutti (anche lì c’era il solito partito cosiddetto di centrodestra a stracciarsi le vesti e a gridare allo scandalo), salvo, poi, ogniqualvolta se ne presenti l’occasione, correre a stringere accordi e a inciuciare con quel mondo. E non si venga a dire che è stata un’operazione necessaria per il bene superiore della provincia.
Perché se la governance è tecnica, siano protagonisti i tecnici. Se la governance, invece, è politica non si capisce la nomina di Buschini. Si abbia la decenza di non insultare l’intelligenza dei cittadini.
Da questo accordo da retrobottega qual è il messaggio che esce per il territorio?
Qual è il messaggio per i nostri giovani? Che basta far parte dei soliti cerchi magici per fare strada? E il premio al merito, alle capacità che fine ha fatto? Anche perché se Buschini va bene alla Saf, allora perché non andava bene per l’Egato? Il presidente Rocca è contento di questa ammucchiata alla Saf?
Ai cittadini della Ciociaria che lo hanno fatto vincere, che speravano in un cambiamento culturale, che speravano che certe logiche trasversali andassero in soffitta, vuole dire che c’è la sua benedizione dietro tutto questo?
Non mi resta che augurare, quindi, buon lavoro agli epigoni di questa nuova stagione del consociativismo e dell’inciucio. Per me è fondamentale poter guardare negli occhi gli elettori e simpatizzanti e non essere costretta ad abbassare lo sguardo. Ad altri esponenti di altre forze politiche lascio volentieri l’imbarazzo di spiegare perché cambiano i suonatori, ma la musica, di bassissimo livello tra l’altro, non cambia mai”.