Viterbo dice basta al violento Rudy Guede, l’omicida di Meredith Kercher. Il legale di Sollecito: “L’ivoriano va espulso”

VITERBO – E’ in programma per l’inizio della prossima settimana l’interrogatorio di garanzia di Rudy Guede, il 36enne ivoriano, già condannato per l’omicidio della studentessa Meredith Kercher, accusato dalla sua ex compagna di maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni.

Accuse che, lo ricordiamo, hanno indotto il giudice a firmare il divieto di avvicinamento alla ragazza e l’obbligo del braccialetto elettronico. Guede è difeso dall’avvocato Carlo Mezzetti, che al momento ha deciso di non rilasciare dichiarazioni.

I fatti

Le violenze, secondo quanto è dato sapere, si sarebbero consumate tra il settembre del 2022 e lo scorso agosto, periodo durante il quale i due hanno vissuto insieme. La sua ex compagna, una studentessa di 23 anni di origini somale, che vive tra il capoluogo della Tuscia e Velletri, aveva presentato la denuncia ai carabinieri della città romana.

L’accusa delinea una vicenda che, al di là delle contestazioni mosse al 36enne, pone domande di ordine giuridico, in relazione alla condanna per l’omicidio di Meredith Kercher.

Luca Maori, l’ex legale di Raffaele Sollecito, chiede l’espulsione di Guede

E’ per questo che, in attesa di poter prendere visione degli atti, e alla luce di quanto emerso fino a questo momento, Luca Maori, l’ex legale di Raffaele Sollecito, assolto, insieme ad Amanda Knox per l’omicidio della studentessa inglese avvenuto a Perugia il primo novembre 2007, torna a chiedere la sua espulsione.

“Rudy deve essere inviato in un centro di permanenza e rimpatrio e poi riaccompagnato in Costa D’Avorio”. Questa la richiesta dell’avvocato, espressa già lo scorso giugno, dopo l’uscita di Guede dal carcere di Viterbo, dove ha scontato 13 anni, parte dei quali in regime di semilibertà.

Rudy Guede l’ivoriano condannato per l’omicidio di Meredith Kercher

I viterbesi non lo vogliono più vedere in città

Per le vie della città con l’aria strafottente e di chi si sente protetto da un certo ambiente. I viterbesi sono stanchi sia di Rudy Guede e soprattutto di chi ha cercato di beatificarlo facendolo credere quasi innocente. Ha partecipato in modo attivo ad un omicidio e ha maltrattato la sua compagna tanto da costringere le forze dell’ordine ad applicargli un braccialetto elettronico. E’ un soggetto pericoloso che gira liberamente per la città e questo non è più tollerabile.