Roma – Sull’incendio di Malagrotta la Procura apre fascicolo per incendio doloso. Rifiuti della Capitale solo nei TMB

L’assessore Ghera forse preso dall’emergenza ha dimenticato che su Castelforte la Procura di Cassino ha aperto un fascicolo. Intanto Lozza ha ottenuto la chiusura dell’impianto MAD e la restituzione della fideiussione

ROMA – La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione all’incendio divampato domenica all’impianto di Malagrotta per lo smaltimento dei rifiuti. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, hanno ricevuto una prima informativa dei vigili del fuoco e procedono per il reato di incendio doloso.

I magistrati hanno disposto già il sequestro delle telecamere di sorveglianza e ulteriori accertamenti per capire le cause dell’incendio.

Non è la prima volta che si verificano incendi negli impianti di proprietà della famiglia Cerroni. L’assessore regionale Fabrizio Ghera ha dichiarato che parte dei rifiuti saranno trasferiti all’impianto TM di Castelforte ma non potrà farlo.

Proprio sulla CSA di Castelforte la recente sentenza del Tar del Lazio di Latina ha messo la parola fine, o almeno sta tentando di farlo, all’illegalità diffusa (e silenziata) di utilizzare l’impianto per lo smaltimento dell’indifferenziato perché non predisposto al trattamento biologico.

Pochi gli impianti TMB sui quali far confluire in un momento di emergenza i rifiuti di Roma che sono quello di Guidonia, Viterbo, Aprilia, Cisterna e Frosinone.

L’assessore Fabrizio Ghera non ha infatti i poteri di un commissario e quindi per portare i rifiuti a Castelforte dovrebbe adottare un provvedimento contra legem.

Formia – La Csa di Castelforte non poteva ricevere i rifiuti della FRZ, gli atti trasmessi alla Procura di Cassino

Intanto la regione Lazio ha pubblicato la determinazione dirigenziale con la quale restituisce le fideiussioni all’imprenditore ciociaro Valter Lozza e alla sua società MAD per un complessivo di circa 5 milioni di euro.

La regione ha preso atto che la procedura di chiusura del Bacino IV: Lotto 1 A-1B, Sublotti 2 A -2B, Lotto 3 e Lotto 4 della discarica è stata correttamente avviata e che, in esecuzione di quanto previsto dall’art. 12, comma 3 del D. Lgs. n.36/2003 e s.m.i., relativamente al Bacino IV è stata eseguita “l’ispezione finale sul sito, sono state valutate tutte le relazioni presentate dal gestore ai sensi dell’articolo 10, comma 1, lettera l), e comunicato a quest’ultimo l’approvazione della chiusura. L’esito dell’ispezione non comporta, in alcun caso, una minore responsabilità per il gestore relativamente alle condizioni stabilite dall’autorizzazione. Anche dopo la chiusura definitiva della discarica, il gestore è responsabile della manutenzione, della sorveglianza e del controllo nella fase di gestione post- operativa per tutto il tempo durante il quale la discarica può comportare rischi per l’ambiente.”

Di prendere atto che la copertura definitiva del Bacino IV, Lotto 1 A-1B, Sublotti 2 A -2B, Lotto 3
e Lotto 4 e il relativo ripristino morfologico, sono stati eseguiti a regola d’arte conformemente al
progetto autorizzato in fase di riesame AIA con la Determinazione Dirigenziale della Regione Lazio e dell’avvenuta esecuzione del collaudo, attestato a firma dell’Arch. Mariano Ferligoi, conforme ai parametri tecnico- normativi in narrativa illustrati.

L’ente regionale ha dato atto che la società MAD s.r.l. ha regolarmente prestato la garanzia finanziaria per la gestione post operativa della Discarica – Bacino IV – sottoforma di fidejussione bancaria n. 3600986 del 04/07/2023 emessa dalla banca Popolare del Frusinate per l’importo di euro 9.213.634,09, di confermare che, a far data dalla notifica della presente Determinazione dirigenziale, decorre il periodo di post-gestione operativa di anni 30, come previsto dal dispositivo della D.G.R. n. 239 del 17/04/2009, ove è stabilito “di fissare la durata delle garanzie finanziarie di post gestione – limitatamente alle discariche classificate come “discariche per rifiuti non pericolosi” – in anni 30 (trenta) decorrenti dalla data di approvazione della chiusura della stessa o dei singoli lotti” e di stabilire che a far data dalla notifica della Determinazione dirigenziale di presa d’atto l’Autorità competente procederà allo svincolo delle polizze per complessivi 5 milioni di euro.

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