Polemiche anche su coordinatore di Fratelli d’Italia di Civitavecchia Paolo Iarlori fotografato tra le braccia tese
ROMA – Alla commemorazione della strage di Acca Larentia, ha detto il ministro Matteo Piantedosi, “c’è stata la strumentale riproposizione di una simbologia che evoca un periodo condannato dalla storia e distante dai nostri acquisiti principi democratici, svilendo così il valore della manifestazione.
E’ un’offesa a quelle vittime che meriterebbero un diverso approccio”. Sui saluti romani, ha aggiunto il titolare del Viminale, “l’aspetto giuridico è controverso da decenni, la Cassazione si pronuncerà a breve, ma al di là di questo, è importante l’aspetto etico e morale, prendere le distanze da quella simbologia”.
Alla commemorazione della strage di Acca Larentia, ha detto il ministro Matteo Piantedosi, “c’è stata la strumentale riproposizione di una simbologia che evoca un periodo condannato dalla storia e distante dai nostri acquisiti principi democratici, svilendo così il valore della manifestazione. E’ un’offesa a quelle vittime che meriterebbero un diverso approccio”. Sui saluti romani, ha aggiunto il titolare del Viminale, “l’aspetto giuridico è controverso da decenni, la Cassazione si pronuncerà a breve, ma al di là di questo, è importante l’aspetto etico e morale, prendere le distanze da quella simbologia”.
Polemiche anche per la foto che ritrae il coordinatore di Fratelli d’Italia di Civitavecchia Paolo Iarlori. Intervistato da Repubblica a smentito di aver fatto il saluto romano e di aver solo partecipato alla commemorazione. L’interesse di Repubblica per Iarlori anche per altre sue precedenti fotografie. Una con la croce celtica al collo e l’altra in una riunione di partito con la bandiera della X Mas alle spalle e un quadro del Comandante Borghese.