Ylenia viveva a Viterbo con i genitori e la figlia, costretta a tornare a San Paolo Belsito per cercare lavoro
VITERBO – È morto suicida nel carcere di Poggioreale, a Napoli, Andrea Napolitano, 40 anni: l’uomo si è tolto la vita nella sua cella. Andrea Napolitano era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della compagna, Ylenia Lombardo, uccisa nel 2021 a San Paolo Belsito, nella provincia partenopea.
Ylenia viveva a Viterbo con i genitori e la figlia. Si era trasferita da poco per cercare lavoro e purtroppo ha incontrato la persona sbagliata.
Già all’epoca dell’omicidio, Napolitano era seguito per problemi di salute mentale. “Mi colpisce la grande determinazione con cui il detenuto 40enne di Poggioreale si è suicidato a metà mattinata oggi. Era a rischio suicidario da un anno, era seguito e monitorato” ha detto Samuele Ciambriello, garante dei detenuti in Campania. Quello di Napolitano è il secondo suicidio in pochi giorni nel carcere di Poggioreale.
Il corpo della giovane donna, 33 anni, madre di una bambina di 11, venne trovato nel pomeriggio del 5 settembre 2021 in un appartamento di via Ferdinando Scala a San Paolo Belsito: la casa era stata data alle fiamme e il corpo di Ylenia Lombardo venne trovato semi-carbonizzato; agli inquirenti, la pista più plausibile apparve quella dell’omicidio.
Poco dopo il ritrovamento del cadavere, Andrea Napolitano venne rintracciato dai carabinieri nella piazza della cittadina e, alla fine, confessò il delitto: aveva ucciso Ylenia, colpendola con calci e pugni, per poi dare fuoco alla camera da letto e lasciare l’appartamento. La condanna all’ergastolo per Napolitano era arrivata il 20 marzo del 2023.