Civitavecchia – M5S: «Piano triennale regionale: Civitavecchia ignorata e disprezzata»

I grillini sottolineano che nel progetto per la ciclovia tirrenica Civitavecchia è presente «nella lista solo di nome. La realtà è che tale programmazione inizia da Fiumicino e si interrompe a Santa Marinella»

CIVITAVECCHIA – «Prosegue senza tregua la serie di eventi che mette in evidenza il totale disinteresse della Regione Lazio nei confronti della nostra amata Civitavecchia».

Inizia così una nota del M5S cittadino che torna a puntare il dito contro l’amministrazione comunale.
«Al centro dell’attenzione – scrivono – c’è l’approvazione del Programma Triennale 2023-2025 dei lavori pubblici della Giunta Regionale, adottato con la DGR 731/2023. Purtroppo, non stupisce più constatare l’assenza costante dei finanziamenti regionali per la nostra città. Un progetto che potrebbe avere un impatto significativo sul nostro territorio, come la ciclovia tirrenica, è presente nella lista solo di nome. La realtà è che tale programmazione inizia da Fiumicino e si interrompe a Santa Marinella, lasciando Civitavecchia fuori da progetti che in passato l’hanno vista protagonista e promotrice. È necessario sottolineare con forza quanto una coalizione di centro-destra non rappresenti solo un’immobilità amministrativa, ma anche un insieme di opportunità vanificate a causa della totale disattenzione, assorbita dalle lotte interne che sembrano interessate solo a garantire le poltrone a chi minaccia il sindaco con giochi di potere e ostruzionismi. Questi sono i fattori che i cittadini dovrebbero considerare nella scelta del proprio voto alle prossime elezioni».

Secondo i pentastellati «il periodo difficile che ci apprestiamo ad affrontare richiede la massima attenzione per evitare di perdere qualsiasi opportunità che potrebbe costituire una soluzione per la salvaguardia del tessuto sociale, specialmente per quanto riguarda lavoro e sviluppo. Indipendentemente – concludono dal M5S – dal candidato sindaco, non possiamo permettere che giochi politici e rimpasti influenzino il prossimo quinquennio. Non lo tollereremo».