Sora – Di Stefano e Tersigni vanno avanti su affitti e affari ma qualcosa non torna

L’immobile preso in affitto sorge in una zona dove abbiamo scoperto esserci vincoli cimiteriali. Qualcosa non torna e qualcuno sostiene che l’immobile sia abusivo. Sarà vero? Nel frattempo il presidente della Provincia ha messo nelle mani del Porcu l’organizzazione degli stati generali

SORA – Qualche settimana fa ci eravamo interessati delle trattative in atto tra il sindaco di Sora Luca Di Stefano e l’imprenditore Tersigni sull’eventualità di prendere in affitto parte della palazzina ex Agenzia delle Entrate.

Dopo quell’articolo abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni e quindi abbiamo ritenuto utile approfondire la situazione urbanistica dell’immobile in corso di ristrutturazione di proprietà dei Tersigni. Lo stesso edificio dove dovrebbe sorgere S Medical del gruppo F Medical Group.

Prima di entrare nel merito dell’opportunità di prendere in affitto quei locali abbiamo verificato alcune delle segnalazioni che indicavano l’immobile di via Attilio Roccatani di proprietà Tersigni  edificato (dalla precedente proprietà) su un’area soggetta a vincolo cimiteriale.

Chi mastica un po’ di urbanistica sa perfettamente che i vincoli cimiteriali non sono “superabili”.

Sora – Nasce un’alleanza trasversale tra i Di Stefano e i Tersigni. Quando di mezzo c’è la sanità e i centri per l’impiego la politica non conta più

La cosa che ci ha colpito è che il passato proprietario dell’immobile è riuscito ad avere un permesso a costruire dall’ufficio tecnico senza che sia stata attivata una procedura Regionale (obbligatoria per i vincoli cimiteriali).

Tale parere è infatti obbligatorio per una variante al PRG (piano regolatore generale).

Probabilmente ci sbagliamo e per questo sarebbe opportuno che il Comune di Sora facesse chiarezza sul punto.

Se fosse stato necessario il parere di “svincolo” la regione Lazio avrebbe rilasciato il parere favorevole alla variante al PRG e quindi il conseguente permesso a costruire?

Nello sfrugugliare le carte abbiamo scovato un documento regionale di parere non favorevole alla variante al PRG su un terreno adiacente a quello oggi di Tersigni. Tale diniego recita testualmente:

*__“…In assenza di idonee attestazioni si dovrà prioritariamente procedere alla rimessa in pristino dei luoghi … in relazione alla presenza del vincolo di rispetto cimiteriale, gravante su tutta l’area di intervento, si ritiene necessario un approfondimento delle condizioni di ammissibilità delle trasformazioni previste, in conformità a quanto stabilito all’art. 338 del RD 1265/1934, anche in considerazione del consolidato orientamento della giurisprudenza riguardo alle condizioni di assoluta eccezionalità delle possibilità di riduzione della zona di rispetto solo in presenza delle condizioni specificate all’art. 338, comma 5 del RD 1265/1934. In tal senso si evidenzia che non può ritenersi ammissibile la introduzione di specifica disciplina delle
NTA di variante che disponga la “Revisione del vincolo cimiteriale in applicazione dell’art. 338 comma 4 lett.b e comma 5 del Testo Unico della legge sanitaria del 27/7/1934 n.1265 e successive modificazioni”, come ipotizzato al punto l-8.3.1 Vincolo cimiteriale delle NTA del Print in esame, trattandosi, eventualmente, di condizione da acquisire preliminarmente e propedeuticamente alla adozione del Programma Integrato di intervento.”__*.

Adobe Scan 17 feb 2024 regione lazio_compressed

Come è stato possibile che l’Agenzia delle Entrate non fosse a conoscenza di questo documento?

Davvero dobbiamo credere che la palazzina fosse abusiva?

Sicuramente Tersigni quando ha acquistato l’immobile e successivamente lo ha ristrutturato forse era all’oscuro di questo parere di diniego da parte della regione Lazio.

Se le segnalazioni e i nostri dubbi fossero fondati cosa ne sarà di questa palazzina?

Nel frattempo però l’amministrazione provinciale ha proceduto ad affittare una parte di un immobile per spostare gli uffici del centro per l’impiego come si evince da questa determinazione che autorizza le spese per il “decentramento del Comune di Sora” di proprietà della Società Beta Immobiliare S.r.l, con sede in Arpino, S.R. 82 Valle del Liri al km. 66+640 snc.

SU_DET_DETE_472_2024

Anche su questo immobile e soprattutto su questa società ci sono arrivate delle segnalazioni che stiamo verificando e che vedono sempre il buon sindaco alquanto “leggerino”.

Eppure il sindaco dovrebbe avere molto tempo a disposizioni per leggere attentamente le carte così come abbiamo fatto noi. Anche perché avrebbe scoperto che ormai ha delegato l’organizzazione dei lavori di insediamento del comitato per la ripresa e lo sviluppo sostenibile inspiegabilmente a Martina Ottaviani alias Alessio Porcu.

Nell’articolo da lui/lei stesso redatto c’è una foto dove si può notare alla destra del presidente della Provincia Luca Di Stefano la giornalista Martina Ottaviani/Alessio Porcu intenti a rappresentare il progetto che sta nascendo.

A che titolo si trovava sul tavolo della presidenza? Se è pagato per fare questa attività a quanto ammanto il compenso e soprattutto che tipo di competenze ha? Forse il presidente Luca Di Stefano è ancora confuso dall’ultimo evento farsa avvenuto alla presenza del presidente della regione Lazio Francesco Rocca?

Frosinone – In Provincia sono andati in scena gli “Stati Generali della Vergogna”

Tornando a Sora ci domandiamo come sia possibile questo silenzio assordante da parte dell’opposizione. Come arrivano a noi le segnalazioni siamo convinti, anzi certi, che anche loro hanno ricevuto il nostro stesso materiale ma evidentemente gli interessi dei cittadini non sembrano essere così importanti figuriamo dei morti e dei vincoli cimiteriali.

– SEGUE