CIVITAVECCHIA – Alcuni lavoratori della Port Authority Security, gli agenti che si occupano della sicurezza ai varchi del sedime portuale e quelli delle banchine ieri hanno avuto l’occasione di parlare (perché da lì passa) con il segretario generale Paolo Risso.
Sembrerebbe che quest’ultimo abbia avuto un atteggiamento “spocchioso” (dicono loro) e che alle sollecitazioni della firma del nuovo decreto abbia risposto: “verrete a mangiare l’acquacotta a casa mia“.
Non si tratta di aggiungere un posto a tavola ma 70. Questo però la dice lunga sul clima che si respira a Molo Vespucci. Dopo il comunicato dei sindacati di ieri ecco la replica del numero uno dell’Authority Pino Musolino: “Spiace constatare che, come purtroppo spesso accade, si continua a parlare senza avere chiara contezza di cosa sia la vera amministrazione. Da parte mia, ho dato chiare indicazioni su quello che deve essere il futuro della Pas“. È chiaro il presidente dell’Adsp Pino Musolino e non lascia spazio ad interpretazioni sul futuro della Port Authority Security, all’indomani della preoccupazione di sindacati e politica.
“Internamente sto riscontrando qualche strana resistenza, dovuta probabilmente, così posso leggerlo, ad un eccesso di zelo amministrativo – ha aggiunto il presidente di Molo Vespucci – ma l’indirizzo è uno ed è quello indicato a dicembre scorso. Ogni altra differente direzione avrà sicuramente una mia attenzione e dovrà essere spiegata e motivata da chi pensa di poter assumere decisioni diverse da quelle prese dall’organo di vertice dell’ente. Non vorrei che alla base ci fossero dei presunti formalismi dagli stessi creati ad hoc per poi dare lo spunto per possibili rallentamenti“.