Aprilia – Dossieraggio a politici ed imprenditori, anche Altissimi nel mirino “dell’organizzazione”

Il giornalista del Domani Tizian ha chiesto e ricevuto via mail da Pasquale Striano tre file riservati sull’imprenditore dei rifiuti vicino al centrodestra

APRILIA – Il nome di Fabio Altissimi, imprenditore pontino titolare della RIDA Ambiente è finito nelle pagine dell’inchiesta sul dossieraggio redatte dal procuratore Raffaele Cantone a Perugia. (LEGGI TUTTO)

A svelare l’identità dell’imprenditore dei rifiuti è stata La Verità con un articolo a firma di Francois De Tonquédec.

Pasquale Striano è il tenente della Guardia di Finanza indagato nell’inchiesta sul dossieraggio abusivo dei politici, imprenditori e personaggi legati prevalentemente ad ambienti del centrodestra. L’investigatore dell’Antimafia, scrive La Verità, indagava su due fratelli considerati vicini alla malavita. Il ministro della Difesa risulta socio insieme a loro in tre diverse aziende. Il tenente Striano nella sua difesa sostiene proprio di aver recuperato i dati per un’attività di routine. Ovvero per il sospetto di un’attività di riciclaggio che non riguardava direttamente Crosetto. Gli inquirenti però non gli hanno creduto. A Perugia intanto decine di persone sono state interrogate nell’inchiesta coordinata da Raffaele Cantone. Il procuratore nazionale antimafia Melillo ha intanto già riorganizzato il servizio delle SOS.

Striano è sospettato di aver svolto varie interrogazioni abusive alle banche dati riservate, nell’ordine di centinaia, soprattutto ai danni di esponenti politici di centrodestra. Tra le presunte vittime, oltre al già noto ministro della Difesa Guido Crosetto, quelli delle Imprese Adolfo Urso e dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. E il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. Ma non ci sono solo membri dell’esecutivo. Vi è, ad esempio, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli e l’ex sottosegretario leghista Claudio Durigon. Tra i politici “spiati” di Forza Italia vi sarebbero Roberto Occhiuto, vicesegretario del partito e governatore della Calabria. E Marta Fascina, ultima compagna di Silvio Berlusconi. Poi Matteo Renzi, Denis Verdini, l’ex presidente della Camera Irene Pivetti, l’avvocato plurinquisito Piero Amara, l’editore Francesco Gaetano Caltagirone in un mare di circa 800 accessi abusivi contestati dal 2020. Anche al di fuori della politica: come Fedez, Andrea Agnelli, Massimiliano Allegri, Cristiano Ronaldo e il presidente della Figc Giuseppe Gravina. Tutto sarebbe avvenuto mentre il sottufficiale era in servizio alla Direzione Nazionale Antimafia. Quale fosse lo scopo, però, non è ancora chiaro.

A beneficiare dei favori di Striano, secondo le carte dell’inchiesta di Perugia, sono – oltre a quattro giornalisti di testate minori – anche Stefano Vergine e Nello Trocchia, pure loro in forza al Domani. Ma l’interlocutore privilegiato è Giovanni Tizian (caposervizio e inviato del Domani), che da Striano riceve insieme ai file le spiegazioni e i consigli per utilizzarli, «cerca Fazzolari», «Fontana», «Adinolfi», «Foti». Tra il marzo 2019 e il luglio 2022 Striano riceve da Tizian ben quarantadue richieste di ricerche mirate su decine di personaggi noti od oscuri.

La domanda è sempre quella: ci sono segnalazioni di operazioni sospette contro di loro?

La risposta a volte è positiva, a volte no.

Tra i file scaricati attraverso l’accesso abusivo ai sistemi nella disponibilità del finanziere infedele ci sono anche i file legati ad Altissimi e trasmessi via mail.

Altissimi è sempre stato oggetto di pressioni sia a livello politico che investigativo soprattutto per colpa delle sue simpatie e amicizie politiche in ambito del centrodestra.

Sarebbe interessante scoprire che fine abbiano fatto tutte quelle denunce presentate dall’imprenditore che da anni sospettava attività investigative illecite nei suoi confronti.

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