Conferenza stampa del Procuratore Guerriero: “Massimo riserbo sulle indagini. Interrogatorio di garanzia nella notte”. Il 23enne albanese accusato dell’omicidio di Ervin Kasmi è noto alla Polizia. Si è costituito quando ha compreso di essere braccato. L’avvocato Maietta: “È stato collaborativo”
FROSINONE – Lo hanno identificato in pochi minuti, nonostante sia riuscito a fuggire per poi presentarsi in questura quando ha capito di essere braccato.
Michael Zaka, l’albanese di 23 anni che ieri sera in via Aldo Moro, nel pieno centro di Frosinone, ha freddato un connazionale di 27 anni, Ervin Kasmi e ferito gravemente altri tre giovani, è un soggetto noto alla Polizia di Stato che, nel corso dei mesi scorsi, ha più volte eseguito controlli e perquisizioni anche nella sua abitazione.
Un personaggio ritenuto di spicco della criminalità e per questo al centro di diverse indagini sullo spaccio di droga nel capoluogo frusinate.
L’avvocato Marco Maietta (foto in alto), difensore dell’arrestato, spiega: “Il mio cliente è stato collaborativo e si è presentato spontaneamente in questura da me accompagnato. S è sottoposto all’esame dello stub ed a un lungo interrogatorio che si è concluso all’alba. Si è difeso credendo che i componenti del commando arrivati in via Moro a bordo della Lancia Y fossero a loro volta armati”.