Viterbo – Sgarbi si trattiene in città e visita l’antico carcere della Malta e Tuscia Terme

La storica struttura carceraria, oggi di proprietà del ventenne Edoardo Cannone, è diventata un b&b

VITERBO –  Dopo aver presenziato in consiglio comunale, l’assessore alla Bellezza Vittorio Sgarbi si è intrattenuto in città e accompagnato dall’assessore Stefano Floris, dal consigliere Ugo Poggi e una delegazione di PromoTuscia ha visitato la Torre Sub Rosa, al Sacrario, nuova struttura ricettiva che il ventenne Edoardo Cannone ha rilevato con il sostegno del padre, da sempre amante di locali e strutture da rilanciare.

Qui, secondo diverse testimonianze storiche, tra le più importanti quella di Dante Alighieri, ci sarebbe stato il Carcere della Malta, poco conosciuto in città, e che, dopo la visita di oggi potrebbe essere “restituito” ai viterbesi attraverso approfondimenti storici che vedono protagonista Dante e i luoghi di Viterbo citati nella Divina Commedia.

Sul nono canto del paradiso il sommo poeta cita infatti Bullicame, piazza del Gesù e Torre della Malta: “Piangerà Feltro ancora la difalta/dell’empio suo pastor, che sarà sconcia/sì, che per simil non s’entrò in malta”. Canto IX, versetti 52-54, Paradiso.

E ancora come riporta il versetto di un cronista dell’epoca: “Fecero ancora una prigione oscurissima in un fondo di torre, allato alla porta di Ponte Tremolo, la quale era chiamata la Malta ma soggiunge: ove il papa metteva i suoi prigioni quando stava in Viterbo“.

L’assessore Sgarbi rimasto affascinato dalla storia dell’edificio, una torre nata come prigione, e col pavimento fangoso (da cui il nome Malta), riservata agli ecclesiastici ribelli, e contenente affreschi databili alla fine del ‘500, ha  prontamente chiamato la soprintendente ai beni culturali per il Lazio Margherita Eichberg invitandola a visitare il sito.

Il 25 marzo, si celebrerà il Dantedì, giornata nazionale istituita dal ministero per i Beni Culturali e dedicata a Dante Alighieri, ed Edoardo che ha deciso di investire nella città in cui è nato, si augura che la “sua” torre possa diventare “punto di riferimento nella storia della città e nel ricordo di Dante Alighieri”.

Sgarbi, che mancava da tempo a Viterbo, ha poi proseguito il suo giro passando alla nuova galleria d’arte “Artemiro” (foto sotto) e ammirato le opere dei 25 artisti internazionali e alle nuove terme viterbesi della famiglia Belli, “Tuscia Terme“, dove ha già in mente di organizzare eventi culturali, fino ai Piani degli Alpaca (foto a six), direzione Tarquinia.

 

 

 

 

 

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