VITERBO – Coratella, pancetta, uovo sodo e salame hanno messo d’accordo gli oltre 2000 viterbesi che questa mattina hanno onorato la Santa Pasqua con l’antica colazione nel quartiere Pianoscarano. Nata nel dopoguerra, la succulenta tradizione è un momento d’incontro dei cittadini che per l’occasione imbandiscono una grande tavolata. Così, dopo la benedizione del vescovo Orazio Francesco Piazza, piacevolmente colpito da questa ritualità viterbese, tutti hanno mangiato Scarsella, ovvero un dolce (non troppo dolce in realtà) che ricordava una tasca, o una borsa con il manico e Bracone, un simpatico omino nato dalla fantasia dei più grandi ma destinato ai più piccoli.