Ha la figlia candidata oltre ad essere rea confessa di aver creato un buco di centinaia di migliaia di euro all’Ente
TARQUINIA – Il 21 aprile prossimo i cittadini di Tarquinia sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo consiglio dell’Università Agraria.
Tre i candidati presidente con altrettante liste a sostegno.
In questi giorni stanno arrivando notifiche e comunicazioni firmate dalla dipendente Maria Bellucci che lavora da tanti anni e male (per sua stessa ammissione) presso l’Università Agraria.
La dipendente in questione non può in alcun modo presiedere le operazioni pre e post elettorali perché si trova in una evidente posizione di incompatibilità e conflitto di interessi.
Infatti la signora Bellucci da sempre molto attiva politicamente probabilmente non ha avvisato il segretario Fioramanti di avere tra i candidati, in una delle liste, la propria figlia Nora Di Giacinti.
Vorremmo rispolverare la memoria alla signora Bellucci ripubblicando un articolo scritto dall’allora neo eletto Sergio Borzacchi.
La Bellucci affermava in una storica intervista rispondendo alla domanda sull’entità del debito: “A me risulta che non erano neanche 2milioni di euro”.
“A parte che una responsabile del servizio finanziario, in quanto tale, dovrebbe essere in grado di conoscere e dimostrare al centesimo qualsiasi dato contabile in qualunque momento – dichiarava all’epoca il neo presidente Borzacchi -, le ricordiamo le seguenti cifre, tutte inoppugnabili perché tutte documentate, relative al deficit dell’Università Agraria al 31.12.2017 e che vanno lette attentamente:
- Cartelle esattoriali poi rottamate per debiti dal 2000 al 2013 € 1.720.948,00;
- Cartelle esattoriali poi rateizzate per debiti dal 2012 al 2017 € 1.127.745,00;
- Altre cartelle esattoriali per debiti 2014-2017 € 347.754,00;
- IMU non ancora in cartella (dato stimato) € 204.000,00;
- N. 2 mutui presso BCC Roma € 458.393,00;
- Anticipazione di cassa BCC Roma al 31.12.2017 € 387.621,00;
Totale 4.246.461,00
Alla signora Bellucci sfugge sempre qualcosa sia dal punto di vista contabile che dal punto di vista politico.
Rimarranno nella storia dell’Università le sue parole vergate in lettere nella nota del 13/08/2018 prot.00001184, nella quale testualmente affermava: “I mancati versamenti o l’omissione totale in alcuni casi sono da addebitare a mio completo carico perché rientranti nella gestione affidatami con i decreti presidenziali nei vari anni, pur avendo fatto presente sempre la situazione di difficoltà finanziaria nella quale versava l’Ente. Non rilevo nessun profilo di responsabilità da parte dei precedenti amministratori e neanche degli attuali”.
Chi era la persona che stava difendendo lo scopriremo tra qualche giorno.
Intanto sarebbe utile che fosse rimossa dall’ufficio e messo qualcun altro al suo posto visto che lei stessa si definisce non affidabile è meglio tenerla lontana anche dalle schede bianche non si sa mai. Meglio prevenire i danni e le polemiche che siamo certi non mancheranno.