In ballo un seggio alla Lega, da verificare quasi 200mila schede
FROSINONE – Il Consiglio di Stato ha ribadito questa mattina che la Prefettura di Frosinone dovrà ricontare tutte le 194.962 schede votate dagli elettori ciociari lo scorso marzo ’23 alle elezioni Regionali del Lazio ed accertare quanti voti ha ottenuto la Lega e quante preferenze sono state effettivamente date al candidato Pasquale Ciacciarelli.
Il chiarimento di oggi è arrivato in risposta al quesito sollevato dalla Prefettura che pensava invece di doversi limitare solo alla verifica delle 7.665 schede bianche e nulle già esaminate nelle settimane scorse, dalle quali sono saltati fuori 69 voti in più per Ciacciarelli.
Alla base del riconteggio c’è il sospetto di macroscopici errori nello spoglio. Due su tutti: il mancato conteggio dei voti al partito e l’errato riporto dei numeri nella relazione finale.
A marzo ’23 è risultato eletto consigliere regionale Angelo Orlando Tripodi, schierato dalla Lega nel collegio della provincia di Latina: con 8.119 preferenze.
Mentre Pasquale Ciacciarelli, candidato nel collegio della provincia di Frosinone non è entrato nell’Aula della Pisana nonostante le 14.030 preferenze.
Come è stato possibile? A Latina i voti sul simbolo della Lega sono il 12,71%, mentre a Frosinone risulta che lo hanno votato il 12,31% degli elettori: legge elettorale alla mano, il seggio scatta in provincia di Latina.
Una verifica a campione dagli avvocati Manlio Formica e Maria Silvia Ciacciarelli ha scoperto gli errori portando al ricorso davanti al Consiglio di Stato evidenziando ben 131 voti in più, trovati con un banale controllo dei verbali. Al candidato ne bastano 464 per ribaltare il verdetto delle urne.
I giudici allora nei mesi scorsi hanno ordinato il riconteggio.
Ribadendo oggi che debba riguardare tutti i voti in tutti i Comuni ciociari. Ha dato tempo alla Prefettura di Frosinone fino al 22 ottobre 2024.