Circa 15.000 persone – fra curiosi, cultori di riti New Age e semplici visitatori – hanno salutato alle prime luci di oggi il solstizio d’estate fra gli imponenti monoliti di Stonehenge, celebre quanto misterioso sito preistorico britannico, in Inghilterra del sud, sotto un cielo sereno colorato da un’alba quanto mai suggestiva.
Le immagini stanno facendo il giro del mondo. Secondo la polizia locale, il raduno – divenuto ormai una tradizione, anno dopo anno – si è svolto senza incidenti, a due giorni dal blitz di due due attivisti del gruppo ecologista radicale Just Stop Oil, i quali avevano aver spruzzato vernice in polvere di color arancione contro alcuni reperti del sito millenario (tutelato come patrimonio dell’umanità dall’Unesco).
Blitz conclusosi con l’arresto di entrambi e ideato in segno di protesta contro i combustibili fossili e contro le retromarce imputate ai maggiori partiti del Regno Unito in vista delle elezioni del 4 luglio sugli impegni legati “all’emergenza climatica” in materia di fine dello sfruttamento dei giacimenti di petrolio e gas. Le tracce di vernice sono state nel frattempo rimosse a cura dell’English Heritage, ente pubblico incaricato della gestione del patrimonio culturale dell’Inghilterra, grazie a un potente aspiratore ad hoc, come ha spiegato una portavoce.
Asserendo che la sostanza avrebbe potuto infiltrarsi e provocare danni ai monoliti se fosse entrata in contatto con la pioggia, a differenza di quanto sostenuto nelle rassicurazioni degli ecoattivisti. Il blitz di mercoledì scorso, analogo a tutta una serie d’iniziative simili di frange di ambientalisti ultrà, era stato condannato con forza da più parti: a cominciare dal premier conservatore Rishi Sunak e dal suo principale rivale elettorale Keir Starmer, leader laburista indicato come futuro capo del governo post voto da tutti i sondaggi, i quali lo avevano denunciato all’unisono alla stregua di un “vergognoso atto vandalico”.