Sui tram della riviera francese viene pubblicizzata la Città dei Papi come meta turistica, ma molti cittadini non hanno gradito
VITERBO – Immagini pubblicitarie della Città dei Papi sulle facciate dei tram della Costa Azzurra: è questa l’ultima trovata della giunta guidata da Chiara Frontini per attirare più turisti a Viterbo.
A far sapere dell’avvio di questa pubblicità mirata, atta ad attirare i cittadini francofoni, è la stessa Frontini che ha spiegato come l’iniziativa in corso sulla riviera francese sia un’azione del progetto 10 Comuni, promosso dalla Camera di Commercio Italiana a Nizza, a cui Viterbo ha ovviamente aderito.
Tuttavia, all’azione di promozione turista è subito seguita una pioggia di critiche da parte dei cittadini che continuano a lamentarsi dello stato in cui verte Viterbo, nonostante qualche angolo “rinnovato”, come quello di Palazzo Grandori a Piazza della Rocca.
“L’importante è che poi non restino delusi i turisti nel visitare Viterbo!”.
“Sì, ma se poi Viterbo si presenta sporca, con erba incolta, città di cinghiali, senza parcheggio, senza un minimo di accoglienza decente per i turisti, il turista che fa? Arriva scappa subito e fa recensioni negative perché di positivo c’è ben poco a parte santa Rosa”.
“Così anche in Francia vedono lo schifo di una città bellissima…”
“Vabbè! Ma pensa pure al marciapiede strasfasciato che va dall’INAIL alla Mazzetta! A metà c’è pure un santuario con la Madonna addolorata!”
“I turisti paragonano Viterbo a Beirut durante i bombardamenti. Io in questo momento io la pubblicità non la farei, ecco!!”
Questi sono solo alcuni dei commenti che si stanno accumulando sulla bacheca della prima cittadina viterbese, ormai sempre più criticata e meno apprezzata anche dalle stesse persone che due anni fa scelsero il cosiddetto “cambiamento”.
Nonostante questo, solo tra qualche mese sarà possibile tirare un bilancio dell’andamento turistico estivo, periodo solitamente di bassa stagione per la Città dei Papi data la scarsità di offerte ed eventi dedicati a intercettare i visitatori stranieri.